Truth (1968) è il primo album di Jeff Beck e del suo gruppo The Jeff Beck Group.
Questo disco include pezzi stupendi, tra i quali un cavallo di battaglia di Jeff: “Beck’s Bolero“. Prima di parlarvi armonicamente del pezzo vorrei svelarvi la sua leggenda.
Pare che il brano appartenga in parte nientemeno che al grande a Jimmy Page, il quale durante l’ascolto del Bolero di Maurice Ravel (1928) avrebbe imbracciato una chitarra a dodici corde accompagnandone il ritmo persistente e ripetuto, sostenuto dal tamburo incalzante.
La sessione di registrazione per il brano è stata concepita come un progetto alternativo per Jeff Beck mentre era ancora membro degli Yardbirds. Per le parti di chitarra, Beck ha usato una Gibson Les Paul collegata ad un amplificatore Vox AC30.
Per inciso, la batteria nel brano è suonata da Keith Moon e oltre a Page alla 12 corde c’è anche un altro Zeppelin, John Paul Jones al basso!
“Beck’s Bolero” può essere divisa in tre parti, noi ci dedicheremo solo alla prima e alla seconda parte. Il giro armonico è: Am, C/A, D/A, G, mentre il canto è A,G,Gb,G – B,A,G,A – B,A,G,G#,G.
Va suonato molto preciso e utilizzate la leva per vibrare.
Nella seconda parte troviamo la chitarra slide. La tecnica dello slide è molto particolare e va studiata bene prima, poiché è facile stonare in quanto le note saranno prese dopo il dodicesimo tasto. Consiglio di imparare prima bene le note senza l’ausilio dello slide. Consiglio anche di cimentarvi sulla versione che Jeff beck esegue durante il Live at Ronnie Scott’s.
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