Probabilmente il nome della band vi farà pensare male, davvero un brano degli Offspring può avere un senso didattico? Io credo di sì, ma arriviamoci per gradi.
Iniziamo con qualche notizia didascalica, utile a contestualizzare il brano in questione: “The Kids Aren’t Alright” fa parte di uno degli album di maggior successo della band californiana, dal titolo Americana.
Quest’ultimo è stato pubblicato nel 1998, quindi in un periodo in cui il punk rock revival andava ancora alla grande, e così sarà almeno fino a metà degli anni 2000, quando inizierà il declino di quasi tutte le band di questa categoria.
Detto ciò passo a dirvi che le parti di chitarra di questo brano non sono affatto scontate, e ritmicamente sono davvero un ottimo esercizio, soprattutto per chi litiga spesso con il metronomo.
0:01 Un aggressivo riff di chitarra introduce il brano, si tratta di bicordi essenzialmente basati su intervalli di terza minore o di quinta giusta, resi dissonanti dall’utilizzo della seconda maggiore, come nel caso del primo bicordo riconducibile comunque ad un accordo Bbm. Il secondo bicordo è invece un intervallo di quinta giusta, alterato dal passaggio sul C, quindi la quarta aumentata, il tutto basato su un accordo di Gb. Andando avanti troviamo un Db rivoltato, infatti le due note sono Ab e Db, con un passaggio sulla sensibile C. Sul Ab il bicordo è prima di quinta giusta, poi di quarta e di terza maggiore.
0:10 Si ripete il tutto con l’accompagnamento della band intera.
0:21 Inizia un ulteriore riff/solo melodico che anticipa il cantato, basato essenzialmente su una scala di Bbm.
0:39 Inizia il cantato, l’accompagnamento in palm muting vi metterà alla prova in quanto a resistenza e timing. La successione armonica è ormai chiara, Bb – Gb – Db – Ab.
1:00 Inizia il ritornello, stessa progressione ma senza palm muting.
1:18 Il riff melodico di cui abbiamo parlato prima torna ancora una volta per portarci sulla secondo strofa.
1:38 Parte la seconda strofa, esattamente come la prima in fatto di ritmica, tristissima se facciamo invece caso al testo che ci racconta la brutta fine che hanno fatto i personaggi raccontati da Dexter Holland.
1:57 Secondo ritornello che sfocia poi nell’assolo di chitarra.
2:15 L’assolo parte con un’autocitazione, una variazione sul riff che già conosciamo, procedendo poi su di un serie double stops e qualche licks sulla pentatonica di Bbm.
2:34 Riparte un nuovo ritornello che porta poi al finale del brano.
Bene questa volta ci siamo dilettati nell’analisi di un brano apparentemente innocuo ma che saprà darvi del filo da torcere se preso da un punto di vista puramente ritmico, infatti sia l’introduzione che l’accompagnamento delle strofe sono un ottimo esercizio per chi abbia voglia di settare il proprio timing.
Divertitevi!!!
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