La chitarra è una delle più grandi e belle passioni che una persona possa avere la fortuna di coltivare nella propria vita, quello “strumentino” è pieno di sorprese, ti strega per ore senza che tu te ne accorga e ti ritrovi con i polpastrelli doloranti, in ritardo su tutto, ma felice.
È fantastico pensare a quanta emozione e quanta soddisfazione lei ci dia, quanto sia appagante vedere i nostri progressi nel tempo e poterci esprimere in una lingua senza parole.
Ma nel frattempo… ci stiamo prendendo cura abbastanza della nostra chitarra?
Stiamo facendo l’adeguata manutenzione?
Bene! Se anche solo per un secondo siete stati assaliti dal dubbio, forse non siete così sicuri di farla nella maniera corretta. Per questo ho pensato di offrirvi alcuni piccoli consigli utili per la manutenzione generale dello strumento e qualche buona norma. Direi di partire da un paio di buone norme che, se pur scontate, è bene ribadire… Repetita Iuvant!
La Prima: dove viene riposto lo strumento?
Vi siete mai chiesti se per caso la stanza, il seminterrato, la camera da letto, lo studio, la cantina o un qualsiasi locale abbiamo a disposizione sia l’ideale per stoccare gli strumenti?
Il tasso di umidità relativo dell’aria nella stanza andrebbe controllato. Ricordiamoci che gli strumenti ci somigliano molto e loro, come noi, restano meglio in salute se la percentuale di umidità relativa dell’aria rimane tra il 45% ed il 55%.
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Se fosse troppo umido, i tasti si opacizzerebbero e diventerebbero ruvidi al tatto, il legno della tastiera (salvo quelle in acero verniciato) si rigonfierebbe modificando l’assetto del manico, le corde si ossiderebbero più in fretta e nel caso di chitarre acustiche ci potrebbero essere delle deformazioni sensibili della cassa, oltre ad una perdita di risposta dello strumento.
Al contrario, ci fosse troppo secco il legno si potrebbe ritirare troppo. Potrebbero fuoriuscire i tasti dal bordo della tastiera diventando fastidiosi e taglienti, il manico tenderebbe ad arcuarsi di più ed a farne le spese sarebbe l’assetto generale. Nelle chitarre acustiche poi è anche più pericoloso, poiché se si asciuga troppo la cassa dall’interno potrebbe collassare o aprire delle crepe sul piano armonico o sul fondo.
Se acquistate una piccola stazione barometrica digitale, potete controllare il luogo dove riponete gli strumenti. Ci sono diversi sistemi, anche casalinghi, per rimediare, oltre agli ottimi deumidificatori ed umidificatori (consigliati).
La Seconda: lava le mani!
È un piccolo gesto molto sottovalutato e che invece offre vantaggi che vanno ben oltre il lato igienico. Quando ci laviamo le mani, togliamo dalla nostra pelle lo sporco che inevitabilmente si mischia al sudore ed imbratta le nostre nuovissime corde, riducendone la durata oltre che aggiungersi ai sedimenti che vediamo vicino ai tasti.
Preserveremo meglio i ponti delle chitarre da ossidazione ed accumuli di sporcizia negli interstizi più difficili da mantenere puliti.
La Terza: asciuga la chitarra!
Avete suonato mezz’ora, un’ora, avete terminato le prove o la vostra performance live… Bene! Dedicate 20 secondi del vostro tempo per ripulire il manico, la tastiera, il ponte ed il body dal vostro sudore. Tenete sempre uno straccio di cotone morbido in custodia e usatelo all’occorrenza. La chitarra tutta vi ringrazierà!
Ora però è il momento di prenderci cura di lei, sostituire le corde e darle una bella pulita. Ma come e con che?
Per farlo abbiamo bisogno di pochi prodotti essenziali, con le caratteristiche giuste. Non allarmatevi, non esiste il Male assoluto e neppure il Graal tra i prodotti per la pulizia e la manutenzione, ma quando si può scegliere è bene farlo a verso quel che funziona meglio.
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Bene, abbiamo rimosso le corde dallo strumento e quel che abbiamo davanti va pulito a dovere, ma servono prodotti differenti per le diverse superfici che andremo a trattare.
Partiamo dal più banale polish per il corpo. Forse non ci avete mai fatto caso, ma i polish migliori non contengono silicone. Il silicone è un grande bluff perché crea una sottilissima pellicola brillante che ha il compito di far scivolare sopra qualsiasi cosa, ma non risolve i micrograffi della vernice e non elimina eventuale sporco.
Inoltre, nel momento in cui fosse necessario un ritocco di vernice, il Silicone ne impedirebbe la riuscita, la vernice non si aggrapperebbe.
Solitamente i polish per chitarra sono abbastanza fluidi e contengono dei blandi abrasivi e cere naturali (carnauba).
Usateli direttamente sul body o cassa e stendeteli con un panno in microfibra o un panno di cotone morbido finché non vedrete scomparire gli aloni. Ripassate con uno straccio morbido pulito ed il vostro strumento sarà splendente!
Se il manico della vostra chitarra è verniciato e lo anche la tastiera (sono verniciate quelle in acero), potrete usare il polish anche lì come sul body.
Non usatelo mai su manici trattati ad olio come nel caso di molti strumenti MusicMan.
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Passiamo ora al trattamento della tastiera. Per poter operare in tutta tranquillità ci servirà dell’olio per tastiere, tanto panno-carta tipo Scottex e di uno spazzolino da denti. Tra i tanti e diversi tipi di oli adoperabili per la tastiera, consiglio sempre quelli di origine minerale, più fluidi ed inerti nel tempo. Rispetto agli oli vegetali non irrancidiscono e non si asciugano mai completamente. Il compito dell’olio, infatti, non è nutrire, ma detergere e permeare i pori del legno in modo da renderlo meno igroscopico e far sì che non si muova e mantenga più stabile l’assetto del nostro strumento.
Non siate avari e usatelo con disinvoltura, non crea problemi allo strumento (Martin disse tempo fa che il Lemon Oil era dannoso, ma lo disse mentre stava promuovendo un nuovo prodotto…).
Versatene una quantità generosa sulla tastiera e cominciate a rimuovere dai tasti tutto lo sporco che si è depositato vicino al metallo. Aiutatevi con lo spazzolino da denti, se ne avete la possibilità e poi rimuovete il tutto con il panno-carta. Se tutto risulta pulito, allora potrete metterne ancora e lasciarlo penetrare x un paio di minuti, prima di rimuoverne l’eccesso. La carta, leggermente abrasiva per natura, sarà un’ottima alleata nel rimuovere l’ossido dai tasti senza rovinarli. Ci vorrà molto olio di gomito, ma avrete un buon risultato.
Possiamo usare lo stesso olio per la tastiera anche per il retro dei manici trattati ad olio come alcuni MusicMan.
Se avete notato un fastidioso gracchiare quando avete abbassato il volume della chitarra o il tono, è il caso di dare una pulita alle parti elettroniche con dell’aria compressa e poi, ma solo poi, si può fare un trattamento con un disossidante per elettroniche.
Di questi prodotti ce ne sono moltissimi, ma bisogna fare attenzione ad una caratteristica fondamentale: non deve avere alcun residuo secco. In sostanza, quando lo spruzzate su una superficie, dovete vederlo evaporare completamente. Questo è importante per mantenere sempre puliti i punti di contatto dei potenziometri, dei selettori, dei jack, etc…
Non usate mai prodotti che fungono anche da lubrificante!
Quando lo userete, proteggete sempre la vernice della vostra chitarra. Alcuni prodotti in commercio ad esempio sono molto aggressivi sulle vernici nitro e possono scioglierne la superficie.
Per tutte le restanti parti meccaniche potete usare un lubrificante universale (WD40), ma a gocce e solo localizzato alla parte da lubrificare. Raccoglietene un po’ in un piccolo barattolo e aiutatevi con la punta di uno stuzzicadenti o un contagocce per arrivare alle parti da lubrificare. Una goccia per ogni meccanica, sui grani delle sellette di un ponte, sul fine tuning del Floyd Rose, etc…
Per tutti i punti di contatto della corda come il capotasto, gli abbassacorde, le sellette del ponte o il traversino (nel caso di chitarre acustiche), consiglio di usare della Vasellina Tecnica per lubrificare la base di appoggio ed aiutare lo scorrimento della corda.
Se siete molto pigri e non volete cambiare spesso le corde usate uno String Cleaner. Questo prodotto aiuta a sgrassare e pulire le corde troppo sporche e previene l’ossido. È una grande mano per tutti quelli che soffrono di una sudorazione particolarmente acida, che tende ad ossidare molto le corde.
Siate generosi con la vostra chitarra, abbiatene cura, coccolatela e spendete un po’ del vostro tempo per mantenerla al suo meglio e lei vi ripagherà di ogni secondo che le avete dedicato!
A proposito… ogni tanto, fatela vedere da un Professionista! 😉
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