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Quanto è utile il True Temperament?

Ho realizzato due chitarre con il sistema "true temperament", l'effetto positivo, suonando qualche semplice accordo, è abbastanza evidente, ma mi chiedevo: come è possibile che correggendo un errore non se ne aumenti un altro?  

Ho realizzato due chitarre con il sistema “true temperament”, l’effetto positivo, suonando qualche semplice accordo, è abbastanza evidente, ma mi chiedevo: come è possibile che correggendo un errore non se ne aumenti un altro?  

Ho quindi letto il libro  How equal temperament ruined Harmony di Ross W. Duffin, rimanendo con lo stesso dubbio. Mi chiedo allora: il true temperament è veramente utile? Il sistema temperato è stato adottato per distribuire gli errori tra le note. Per fare in modo che tutte le tonalità abbiano una sonorità, soprattutto degli accordi, se non perfetta, migliore possibile. Il problema da risolvere è la approssimazione della frazione matematica tra gli intervalli tra le note.

Ogni era musicale ha avuto delle teorie per affrontare il problema. Musicisti e compositori avevano diverse opinioni sulla questione del temperamento.
Il problema, in realtà, è che la relazione matematica tra le note varia a seconda della tonalità.

Nel suo libro, avendo analizzato decine di diverse teorie, Duffin offre un suggerimento  semplificato e definitivo per i musicisti di strumenti a corda (da orchestra) per risolvere correttamente il problema: Uno dei migliori modi è quello di suonare una linea melodica aumentando leggermente le note alterate discendenti (bemolle) e di abbassare leggermente quelle alterate ascendenti (diesis) per fare in modo che le terze si muovano verso il loro rapporto acustico naturale… L’altro suggerimento è quello di suonare i toni interi un po’ più piccoli che nel sistema temperato e di differenziare i semitoni di un comma“.

Quanto è utile il True Temperament?

Questi consigli che tendono a risolvere univocamente il problema si indirizzano sempre a ogni specifica tonalità di riferimento. Non possiamo applicare questo consiglio su una chitarra, dove i tasti sono riferimenti fissi che dividono in una forma regolare gli intervalli tra le note, mentre il True temperament lo applica tramite una sagomatura al tasto in modo da correggere leggermente l’intonazione di ogni nota, spostando il riferimento.
Ricordiamo però che tutto quello che viene aggiustato in una tonalità, causerà errori maggiori in un’altra.

Quando si suona assieme a uno strumento come un pianoforte o comunque ad accordatura fissa, ci saranno delle discrepanze, come d’altronde ci sono con una normale chitarra. Ma se queste discrepanze sono così piccole da non essere notate, come dicono le FAQ del TT, quale sarebbe allora il vantaggio di questo sistema?

Considero la chitarra uno strumento impreciso per sua natura. È questa la sua bellezza perché significa “controllo tattile” dell’intonazione, a orecchio, in tempo reale. Le corde dovrebbero essere premute con una forza calibrata attentamente per ottenere un accordo ben “accordato”. Le imprecisioni possono anche essere causate da una pressione leggermente laterale, oppure su un tasto non ben arrotondato, con una base di appoggio larga e quindi con scarsa precisione. I tasti possono essere alti aumentando il range di pressione possibile.
La chitarra può non essere regolata perfettamente, ad esempio con un capotasto leggermente alto aumentando l’imprecisione ai primi tasti. Anche la forza della mano destra può stressare la corda facendola suonare leggermente crescente.

Ma questi sono fattori che un buon musicista può tenere sotto controllo in tempo reale, mentre suona, a orecchio. Non è forse il trucco più usato dai chitarristi un bel vibrato “di corpo”, ovvero sulla struttura dello strumento o sul manico, per sistemare un accordo impreciso?

Quanto è utile il True Temperament?

Tornando al True Temperament, possiamo quindi contare su un beneficio effettivo? Non sono contrario a priori ai miglioramenti se offrono una reale convenienza. Ma vorrei far riflettere con alcune considerazioni, in modo da poter valutare con correttezza l’eventuale scelta di questo sistema.

Probabilmente con uno strumento ben accordato e intonato il true temperament vi donerà alcuni accordi incredibilmente intonati… a patto che premiate le corde nel modo uniforme e corretto. Ma potrebbe anche capitarvi di notare sorgere alcuni errori più evidenti su accordi meno canonici.

Ad una fiera, proprio nella demo di un famoso chitarrista che dimostrava la bontà di un sistema simile, il primo minuto è stato speso nella accordatura con continui ritocchi dopo il confronto della corda a vuoto e gli accordi suonati… Incuriosito sono andato a cercarmi il video di un simpatico e tostissimo dimostratore del true temperament. Il test più particolare ed intelligente era quello di suonare degli armonici e la loro relativa nota suonata sulla tastiera. Le due note erano effettivamente uguali e quindi prive di subarmonici, o cosiddetti battimenti, ma… ogni coppia di note era leggermente taroccata da un magistrale uso, quasi inavvertibile, della leva…

Quanto è utile il True Temperament?

Ecco alcuni punti ulteriori che accrescono il mio dubbio:

  • Il materiale dei tasti per il true temperament non è così duro come quello dei tasti normalmente montati. Questo significa che avrà una maggiore usura. Ciò significa la necessità di rettifiche più frequenti e una durata dei tasti ridotta rispetto a quelli normali.
  • Su di uno strumento che ho revisionato i tasti non erano stati applicati alla stessa altezza, soprattutto lungo i bordi. Alcuni anche al centro. Il lavoro non era quindi stato fatto accuratamente. Questo potrebbe essere stato un problema di questo caso specifico. Ma l’impressione è comunque che la procedura di applicazione dei tasti non sia realmente semplice, soprattutto su strumenti preesistenti.
  • Durante la rettifica dei tasti, la loro conformazione rende estremamente difficile la successiva riarrotondatura.  Le due alternative sono: affidare la chitarra al proprio liutai di fiducia per parecchie ore di lavoro, oppure viene suggerito di spedire lo strumento alla ditta produttrice per ottenere le rettifiche e la riarrotondatura a un prezzo onesto. Non è dato sapere a quanto corrisponda. In ogni caso la manutenzione ordinaria dello strumento avrà dei costi piuttosto alti. Se i tasti non vengono riarrotondati, non avranno la precisione necessaria, sia come suono che come intonazione.

Andrea Ballarin – Manne Guitars

European Guitar Builders

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