Gibson ha annunciato un’edizione limitata in onore di uno dei pardi del R’n’R, Chuck Berry: si tratta della mitica ES-350T.
Probabilmente chiunque abbia mai imbracciato una chitarra almeno una volta nella vita si è trovato a suonare il riff di “Johnny B. Goode“. Vuoi perché si tratta di uno dei brani più famosi di sempre, alle fondamenta dei generi che coinvolgono la chitarra elettrica sin dagli albori, vuoi anche grazie a certe ben note pellicole cinematografiche che riportarono a metà degli anni ’80 prepotentemente in voga il brano.
Chuck Berry è quella che, a tutti gli effetti, si definisce un’icona. Come Hendrix e non molti altri, a lui associamo non solo la nascita della musica rock, ma anche un profondo cambiamento nell’uso della chitarra elettrica.
La schiera di estimatori è infinita, se Angus Young ancora oggi zompetta con il duck walk sul palco, è proprio grazie a Berry, di cui il minuto chitarrista australiano è fan sfegatato da sempre.
La ES-350T limited edition lanciata da Gibson è la prima vera signature di questo modello mai realizzata. Si tratta dell’esatta replica dello strumento del 1955 che Berry ha usato per gran parte della sua carriera (prima di passare, sempre in casa Gibson, alla ES-335).
Si tratta di una riproduzione davvero molto accurata, realizzata con queste specifiche principali:
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- body a tre strati in in acero/pioppo/acero fiammato, finitura alla nitrocellulosa VOS
- manico 3 pezzi con alternanza di acero/noce/acero, profilo ricalcato su quello originale C-Shape, tastiera in palissandro indiano con radius 12″
- due pickup P90 Custom Dog-ear
- ponte no-Wire ABR-1 con il tailpiece a trapezio
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Per consultare tutte le specifiche complete collegatevi al sito Gibson.
La chitarra sarà prodotta in soli 55 esemplari, un numero non a caso perché correlato proprio all’anno 1955.
Charles Berry Jr., figlio di Chuck, ha dichiarato: “L’obiettivo di Gibson è stato creare una chitarra che fosse più vicina possibile all’originale. Ed è questa la più autentica possibile, un lavoro assolutamente perfetto“.
Si tratta ovviamente di uno strumento riservato a pochissimi fortunati, probabilmente gli esemplari sono stati già tutti prenotati da collezionisti e grandi store, oltretutto Gibson dichiara sul sito di non poter spedire la chitarra fuori dai confini a causa delle restrizioni sul palissandro (consiglia di contattare un rivenditore in grado di spedire lo strumento).
Insomma, per molti resta un sogno proibito, ma di sicuro è interessante vedere creazioni di questo tipo, sperando che magari un giorno ne arrivi anche una versione più “standard”.
Ma, diciamola tutta, per suonare “Johnny B. Goode”, “Maybellene” o “Roll Over, Beethoven” non avete alcun limite con una qualunque delle vostre chitarre, quindi… sotto con i riff e il passo dell’anatra!
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