Foxgear è una realtà nata nel 2017 dalla joint venture di due brand italiani già noti, Gurus e Baroni, che hanno realizzato di avere obiettivi comuni e perciò raggiungibili più facilmente sotto il classico motto de “l’unione fa la forza”.
Le menti (italiane) dietro Foxgear
Dietro Foxgear, quindi, troviamo due persone che hanno scelto di dedicare la propria vita all’effettistica per chitarra e basso: Ugo Baroni, talento dell’ingegneria elettronica che ha iniziato a costruire pedalini e amplificatori sin dall’adolescenza, e Chicco Bellini, fondatore di Gurus, marchio che con grande caparbietà ha portato in oltre 40 Paesi nel mondo.
Ciò che ha unito i due e i loro rispettivi brand sotto il nuovo nome Foxgear è stata la ricerca di altissimi standard di qualità (con 5 anni di garanzia su tutti i prodotti), l’aumentata capacità di produzione per soddisfare le grandi richieste da ogni parte del globo, una migliore gestione della logistica (compresi USA e Cina) e, ultimo ma non per ultimo, l’unione dei propri roster di artisti affezionati, elenchi che contengono nomi molto importanti come David Gilmour*, Steve Lukather, Doug Aldrich, Alan Parsons, Phil X, Albert lee, Adrian Belew, e molti altri.
*”Per la precisione Gilmour ha nel suo set il compressore ottico Optivalve Guru” ha commentato Chicco Bellini, CEO di Gurus, “ora sta provando il nuovo Foxgear T7E Baby, la nuova versione a 4 testine, sapremo se sostituirà l’ottimo boonar solo quando uscirà qualche foto quando inizierà le riprese in studio del nuovo disco a cui sta lavorando.“
Vediamo quindi qualche esempio della produzione Foxgear attuale…
L’echo più famoso di sempre
Il catalogo di effetti a pedale Foxgear è naturalmente molto vasto, proprio perché riunisce il meglio delle capacità dei due produttori.
Una menzione d’onore va però subito fatta al reparto echo/delay, visto che è sempre stato uno dei fiori all’occhiello in particolare di Gurus.
Non a caso, infatti, troviamo l’Echosex Baby, versione minuta del più famoso effetto a pedale che è stato il principale responsabile del successo del marchio italiano nel mondo.
L’Echosex nasce con uno scopo ben preciso: ricreare in un formato più comodo, e soprattutto molto più affidabile, il mitico suono degli echo prodotti nel passato da Binson (Echorec) e finiti nelle mani di tanti grandi artisti (primi tra tutti i Pink Floyd).
Stiamo quindi parlando di timbriche decisamente eteree, estremamente avvolgenti, controllate dagli stessi controlli del predecessore, in questo caso senza l’uso della valvola.
La sezione di preamplificazione è progettata, difatti, con un FET di classe A per riprodurre fedelmente le sfumature del comportamento delle valvole.
L’Echosex Baby ha già trovato casa nelle pedaliere di star come Steve Lukather e Guy Pratt (Pink Floyd, David Gilmour), forse il più esperto di sempre su questo tipo di effetto collegato alla chitarra, garanzia quindi che questo piccolo pedale fa esattamente ciò che promette.
Suono british o americano?
Forse non tutti si diranno concordi ma probabilmente… mentono! Chiunque una volta nella vita, imbracciando una chitarra, ha sognato di essere collegato a una vecchia Marshall Plexi, simbolo della storia del Rock.
Ebbene, non potendole trovare dietro l’angolo (e permettersele!), possiamo ovviare al problema col compromesso del pedale ispirato a quel tipo di suono. A seconda del pedale, questo “compromesso” potrebbe essere non solo accettabile, ma anche fonte di enormi soddisfazioni.
Foxgear in tal senso propone il Plex55, che è in pratica un vero e proprio amp-in-a-box (55 watt su 4 ohm) che, con la sua sezione preamplificatrice a FET in classe A e la sezione finale in classe D, imita il comportamento e il contenuto armonico degli amp valvolari dal suono british.
Il PLEX 55 è progettato per ottenere quel suono crunch più o meno spinto che ci si aspetta quando un amplificatore è portato al suo limite. Addirittura è nato per potergli mettere davanti il nostro overdrive o distorsore preferito e spingerlo ancora oltre di gain, quindi va inteso esattamente come l’ingresso di un amplificatore (è perfetto anche come “amp di riserva” ).
Alla stessa maniera con cui tanti desiderano un suono “plexi”, tanti altri (o a volte entrambi!) desiderano un suono cosiddetto “americano”, cioé più scavato sulle medie, con estremi maggiormente in evidenza, insomma… un suono “fenderoso” per dirla più semplicemente.
Ecco quindi che Foxgear offre il Tweed55, del quale possiamo dire esattamente le stesse cose affermate per il pedale precedente riferendoci però in questo caso a una timbrica che ricalca gli amplificatori Fender dell’era Blackface.
Overdrive e distorsori per tutti i gusti
Davvero vastissima l’offerta di suoni distorti nel catalogo Foxgear, si passa da od classici come lo Screaming Overdrive (non a caso di colore verde), al Classic Distortion ispirato al Rat, alle distorsioni per basso, a quelle per gli appassionati di heavy metal con il Sinister, fino alle più famose timbriche fuzz.
Tra queste ultime, come non citare quella dedicata, nuovamente, al chitarrista dei Pink Floyd, David Gilmour.
Il Muffin, nome che rivela da subito la natura del pedale, è infatti sottotitolato “Gilmourish Russian Muff Distortion”, poiché si ispira al leggendario Muff che Gilmour ha usato negli anni ’80.
Il Muffin riproduce fedelmente quel tipo di clipping, è facile da usare, anche quando è unito ad altri overdrive ed effetti, grazie al suo circuito a basso rumore.
E, manco a dirlo, è di colore pink!
Altri effetti d’ambiente e modulazioni
Inutile dire che troviamo praticamente tutte le modulazioni esistenti in catalogo, nonché altri effetti d’ambiente davvero interessanti.
Abbiamo difatti il Rainbow per ben 5 tipologie di riverbero, il T7E Baby che unisce l’anima analogica e digitale di echi e modulazioni, il Ballade per il classico chorus anni ’80, il Knee Trembler che è il tremolo signature del famoso chitarrista Guy Pratt, il Maitresse che è un flanger analogico, e così via…
In tutto questo panorama, segnaliamo poi due pedali per chi vuole avere degli all-in-one, entrambi chiamati Anubi.
L’Anubi Ambient Box è una vera e propria unità FX master dedicata agli effetti d’ambiente che non converte tutto il segnale in digitale, mantenendone il percorso principale al 100% analogico.
Si può facilmente gestire tramite pedaliera Midi, o Midi Looper/Switcher, per cambiare fino a 128 preset con 16 diversi algoritmi e anche utilizzare MIDI per assegnare un pedale di espressione e modificare ogni parametro come il tempo di ritardo, i livelli, la velocità, lo shimmering, il pitch shifting.
L’Anubi Modulation Box applica lo stesso concetto riferito invece alle modulazioni, anche in questo caso con 128 preset e 16 differenti algoritmi.
In pratica con questi due pedali siete in grado di coprire buona parte delle esigenze di un’intera pedaliera effetti, ideali quindi anche per chi ha necessità di pedalboard contenute e facilmente trasportabili.
Volete tutto in un solo pedale?
Ok, volete un pedale da mettere in tasca che copra interamente il vostro suono di chitarra di base?
Il Jeenie vi consente di farlo, si tratta di un sistema di emulazione completamente analogico che include simulazioni di amplificatori, cabinet e microfoni.
Basterà quindi collegare i nostri pedali preferiti di fronte al Jeenie (o magari una traccia di accompagnamento dal telefono nell’ingresso Aux) e poter così suonare sia in cuffia che attraverso un PA o qualunque sistema di altoparlanti attivi.
Ancora tanto altro da scoprire
Vi abbiamo già descritto abbastanza ma vi assicuriamo che c’è ancora molto da scoprire, curiosando tra multialimentatori, accordatori, booster/eq e tutto ciò che solitamente desidera un musicista in pedaliera.
Per scoprire tutto l’universo di questi effetti basta collegarsi al sito ufficiale Foxgear.
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