La KHDK Electronics è un’azienda americana del Kentucky che produce effetti a pedale per chitarristi che hanno conquistato anche importanti nomi come Kirk Hammett dei Metallica.
La storia della KHDK è alquanto bizzarra, perché il progetto nasce da un gruppo di amici che sullo stesso sito dichiarano: “nel 2012 ci siamo trovati a Praga a bere troppe delle migliori birre del mondo e a discutere di suoni. Nelle prime ore del mattino, abbiamo deciso che era una brillante idea respirare un po’ di aria fresca (con le note sulfuree degli inferi) nel mondo degli effetti per chitarra. Ci siamo detti, costruiamo un po’ di roba da pazzi!”
Ok, messa così potrebbe non sembrare il più fiducioso degli inizi, ma attenzione, tra una birra e l’altra le idee dei fondatori erano tutt’altro che annebbiate, tanto che si sono rivolti addirittura ad Antonin Salva, ovvero uno dei maghi del suono dell’industria musicale che tra i tanti è stato accanto a Billy Corgan (e per chi non lo sapesse, Corgan è un vero nerd iper-perfezionista del guitar tone).
Oggi vi parliamo di una loro creazione che, come suddetto, ha conquistato uno dei più famosi chitarristi Metal di sempre, Kirk Hammett, e no, non è uno wah wah.
Si tratta infatti di un overdrive che prende spunto da uno dei più classici pedali di sempre (quello verde, NdR) ma lo porta su tutt’altra strada, una via oscura, in cui l’asfalto ribolle dei fuochi infernali…
..ok ok, ci siamo lasciati trasportare dalle metafore. Torniamo quindi coi piedi per terra e parliamo di questo KHDK-GS, dove la sigla sta per Ghoul Screamer.
Già dalla seconda parola del nome la provenienza è ben percepibile, mentre “Ghoul” è il termine che nella tradizione araba indica un’entità soprannaturale di origini pre-Islam (alcuni parlano di contatti tra cultura araba e antica mesopotamica) e dai caratteri non molto amichevoli, piuttosto demoniaci.
Finita la lezione di storia e mitologia, veniamo ai dati tecnici di questo effetto overdrive “con gli steroidi”.
Innanzitutto il pedale si pone nella veste di coltellino svizzero per il suono e questo è più che evidente dal frontale, su cui troviamo le tre classiche manopole di volume, tono e gain (drive) e poi ben 5 mini switch!
Queste 5 levette hanno la funzione di variare la risposta su varie caratteristiche del suono e dell’interazione con esso, quali l’equalizzazione, la dinamica e addirittura la sensibilità alla plettrata.
In particolare:
- BASS: quando attivato, esalta le basse frequenze, ideale per strumenti con suoni più brillanti e un volume di uscita più debole.
- HIGH: espande il potenziometro del tono per raggiungere frequenze più alte, aumentando la brillantezza ma allo stesso tempo evitando l’effetto “tagliente” del suono.
- BODY: migliora la risposta tonale sui medi così come la capacità di bucare il mix. Questa modalità è particolarmente efficace quando viene utilizzata con chitarre droppate/accordate basse o a sette corde.
- COMPRESSION (2 switch): seleziona tra 3 tipi di compressione. L’impostazione più bassa offre una compressione morbida e calda, che ricorda i pedali d’epoca. L’impostazione più alta offre un suono trasparente con un’espressività veloce e ricca di armoniche (qualcosa di simile a un vecchio amp inglese tirato per il collo). L’impostazione media offre una miscela equilibrata delle modalità precedenti. Le diverse modalità di compressione modificheranno anche il volume di uscita, bisogna quindi usare il controllo del volume per riequilibrare il tutto.
Risulta fin troppo chiaro che le combinazioni possibili tra tutti i controlli del pedale diventano davvero innumerevoli, per trovare esattamente il proprio suono preferito o variarlo a seconda della tipologia di chitarra che si collega.
Il pedale è True Bypass e funziona con una batteria 9V o con un alimentatore 9V DC (negativo centrale).
La grafica è stata realizzata da un famoso tatuatore di San Francisco, Tim Lehi.
Oltre a Kirk hammett, il pedale è stato adottato nelle pedaliere anche di molti altri artisti, come Richie Faulkner dei Judas Priest,ma anche in generi insospettabili, come con Monte Pittman (Madonna), il che ne prova una grande versatilità non confinata solo al Metal e Hard Rock.
Un paio di video demo, la prima per ascoltare i settaggi da overdrive classico:
Il secondo video per sentire il pedale quando viene fatto ringhiare come si deve:
Sul sito ufficiale di KHDK troverete diversi video in cui il pedale viene testato con chitarre di vario tipo e settaggi diversi.
Per maggiori informazioni vi ricordiamo che i pedali KHDK sono distribuiti in Italia da Mogar Music.
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