Richard Fortus si è fatto strada negli anni con svariati progetti musicali (Thin Lizzy, The Psychedelic Furs, The Dead Daisies, Rihanna, ecc.), ma chiaramente il più importante resta quello che lo vede nella storica hard rock band californiana, in cui milita da quasi 20 anni oramai.
Nel corso della sua carriera ha sempre amato imbracciare le chitarre Gretsch, tanto che il suo rapporto con il marchio si è consolidato fino a raggiungere la possibilità di avere una propria chitarra signature.
Stiamo parlando della G6636T-RF, disponibile in due modelli, bianca o nera e con o senza ponte Bigsby.
“La Falcon è sempre stata un’icona. Avere una Gretsch firmata… non riesco ancora a crederci“, ha detto Fortus. “È un tale onore. È il sogno di una vita. Con la Gretsch, è sempre stato l’apice della qualità. Aspiravo a possedere un giorno una Gretsch, figuriamoci ad avere il mio nome sopra“.
Gretsch G6636T-RF Richard Fortus Signature Falcon (Bigsby)
Iniziamo parlando di questo modello, in finitura vintage white, che ha ovviamente molte caratteristiche in comune con l’altro.
Ad esempio, entrambi i modelli hanno il corpo in acero a doppia spalla mancante, profondo 4,5 cm e largo 43 cm circa, con un blocco centrale in abete rosso che corre lungo tutto il body, rinforzando così il top (arched) in laminato ed eliminando il rischio di feedback indesiderato (utilissimo visti i volumi sostenuti dalla sua band sul palco).
Il manico (set-neck, scala 25.5″) è in acero, ha un profilo ad “U” e ospita una tastiera in ebano a 22 tasti medium jumbo, con raggio di curvatura di 12″.
Il capotasto è un ottimo Graph Tech TUSQ XL, i segnatasti sono perlati e posti in posizione laterale. Caratteristiche, del resto, che possiamo ritrovare anche sulle White Falcon di serie, così come anche la generosa e vistosa paletta su cui troviamo le meccaniche Grover Rotomatic.
Venendo al carattere distintivo dello strumento, il ponte è un Bigsby con passaggio delle corde string-thru (corde passanti attraverso la barra).
I pickup scelti, uguali in entrambi i modelli signature, sono dei Custom Wound Filter’Tron, magneti quindi creati in specifico sotto le indicazioni di Fortus.
Lui stesso ha dichiarato: “sonicamente ho voluto mantenere il chime e il colpo in basso e la definizione di un Filter’Tron vintage, che per me è il suono del rock and roll. Volevo anche un po’ più di midrange per gli assoli e così abbiamo finito per ottenere qualcosa che non era mai stato fatto prima. È un ibrido tra un PAF vintage e un classico suono Filter’Tron. Quello che abbiamo ottenuto, secondo me, è ciò che distingue davvero questa chitarra da qualsiasi altra cosa che c’è là fuori.“
I pickup sono controllati da uno switch a 3 posizioni, un master volume dotato di treble bleed per non perdere mai le alte frequenze e un master tone con potenziometro no-load (quando è al massimo è come se il tono si escludesse totalmente dal circuito).
Gretsch G6636-RF (V-Stoptail)
Eccoci quindi con l’altro modello signature, sostanzialmente simile se non per il colore, nero, e per un aspetto fondamentale: in questo caso non c’è più il ponte mobile Bigsby ma troviamo un classico stoptail fisso a V.
Ma attenzione, c’è un’altra caratteristica assai importante da sottolineare: questo modello non è costruito su scala lunga 25.5″, bensì su quella corta 24.6″, adatto quindi ha chi ha maggiore feeling con questo tipo di scala e relativa tensione delle corde.
Entrambe le chitarre sono costruite interamente in Giappone.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale Gretsch.
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