Giulio Maceroni è un giovane chitarrista italiano con le idee chiare che ha unito due grandi passioni, la chitarra e le moto, creando uno spettacolo che ora porta in giro per il mondo: Rock to Flip.
“Energia e Adrenalina” sono le due componenti di uno spettacolo decisamente unico nel suo genere, un vero e proprio esempio di entertainment a livelli forse mai visti nel nostro Paese e di solito associati ad altre realtà d’oltreoceano.
L’idea di Maceroni è stata quella di unire un’esibizione al fulmicotone di moto acrobatiche, con grandi rampe e relativi salti funambolici che fanno venire i brividi dietro la schiena, alla Musica e più precisamente alla performance di un chitarrista, lo stesso Giulio, che armato della sua elettrica fa da sottofondo musicale al grande show suonando i classici del Rock.
A tutto questo si unisce ovviamente un gioco di luci, immagini e colori davvero indimenticabile, che crea nel suo insieme un forte impatto emotivo. La Musica, in questo senso, non è solo un mero sottofondo, ma è una parte integrante e protagonista dello show, importante tanto quanto i balzi delle moto.
Il progetto esiste da tre anni e se a volte un lasso di tempo del genere può sembrare non sufficiente per avviare un grande piano del genere a livello non solo locale, in questo periodo lo staff di Rock to Flip ha goduto di un successo dopo l’altro, che li ha portati ben lontani dai confini italiani.
Lo show, dopo la sua partecipazione al prestigioso Eicma 2018, è stato infatti ingaggiato negli Stati Uniti, in quella California affacciata sull’oceano che fa da habitat naturale a eventi di questo tipo (non fosse altro che la California è la patria degli skater e di molti altri sport e spettacoli di questa verve).
Il tour americano è stato reso possibile anche grazie al superbo lavoro del Tour Manager Rosco Felcher.
In più, Rock to Flip sta studiando un ulteriore upgrade di innovazione per diventare un evento ecosostenibile, introducendo tutta una serie di accortezze per ridurre al minimo possibile il suo impatto ambientale.
Parliamo quindi dei suddetti funamboli delle due ruote, cioé i rider coinvolti, e ci accorgiamo subito che i nomi sono certamente non da poco: infatti, soprattutto dopo l’esperienza californiana, RtF ha potuto stringere collaborazione con rider di livello mondiale come Robbie Madison e Jarryd McNeil, chiudendo il tour con uno show al Moto Beach Classic, un importante evento organizzato ogni anno dall’icona del custom Roland Sands.
L’evento ha quindi trovato tanti partner importanti che lo stanno sostenendo con entusiasmo, a partire da Yamaha, un marchio che certo non ha bisogno di presentazioni sia in ambito di strumenti musicali che in quello motociclistico.
Se Giulio Maceroni è il fondatore, nonché il performer con la sua chitarra durante lo show, c’è anche un altro nome da fare, quello di Alessandro Martire, co-fondatore e responsabile di sviluppo e strategia.
Anche lui come Giulio arriva dalla musica, con un’attività concertistica con musiche originali lo ha portato a esibirsi in prestigiose Università e Teatri di tutto il mondo, nel 2017 e 2018 tour di 25 concerti Sold- out in Russia. Diplomato in pianoforte e composizione nel 2015 sotto la guida del M. Giusto Franco.
Nel 2012 ha studiato e frequentato il Berklee College of Music a Boston in U.S.A nella sezione dedicata alla composizione new age. Nel 2018 sigla un importante accordo editoriale con il gruppo Ultra Publishing International.
Alessandro è inoltre artista di Carosello Records.
C’è poi un’altra figura ad alta caratura, Charlie Rapino in veste di consultente musicale, direttore artistico per la Sony Music International che ha lavorato con molti artisti, da Ennio Morricone ai Take That e Iggy Pop.
Maceroni, a sua volta, è un giovane compositore di colonne sonore per spot pubblicitari dedicati soprattutto al mondo delle moto e degli sport estremi (Ktm, Gopro, Sony Action Cam, ecc). Alcune composizioni da lui create sono state trasmesse su MTV Italia.
Classe ’94, si è diplomato in chitarra moderna presso la Nam di Milano ed ha conseguito un master in chitarra blues presso la Berklee College of Music a Boston in U.S.A.
Nell’aprile 2017 ha l’occasione di suonare e di duettare con Phil Palmer, chitarrista di Eric Clapton, Dire Straits, Robbie Williams. Attualmente è impegnato artisticamente con il chitarrista statunitense Marcus Eaton, musicista di David Crosby.
Ciao Giulio e complimenti per aver creato un evento di questo tipo da zero, uno sforzo notevole – e lodevole – soprattutto per un ragazzo della tua età!
Salve a tutti!
Sin da quando ho iniziato a suonare, avevo come obbiettivo poter unire la mia vita, cioè la Musica e la chitarra, con la mia altra passione, le moto. Ho iniziato all’età di 18 a comporre colonne sonore, con il prezioso aiuto di Riccardo Lazzarini presso il suo studio Artika FilmSound Studio Recording, fino ad arrivare alla creazione (tanto desiderata e ambita) di quella per lo spot di KTM 350. Da lì ho continuato con diversi brand.
Sin da quando ho 18 anni, insieme al mio socio Alessandro, abbiamo creato eventi che portavano in scena questi due ingredienti, inizialmente separati tra di loro, successivamente come show di motocross freestyle.
Nel 2017, da un’idea di Alessandro, è nato Rock to Flip. Mi disse “bomber, perché non facciamo, proviamo a fare uno show che nessuno al mondo, neanche in America (patria dell’entertainment) ha mai fatto e realizzato, pensa cosa potremmo creare in un evento in cui tu arrangi i brani iconici della musica rock con la melodia della chitarra, con fraseggi e assoli, in mezzo a fuochi e fiamme mentre le moto saltano sopra la tua testa…“
Da lì è partito tutto e data l’importanza, l’innovazione e la freschezza dell’idea abbiamo realizzato grandi show con brand importanti fino ad arrivare nel 2018 ad esibirci dentro la famosa e prestigiosa Eicma.
Un’idea quindi che è stata da subito abbracciata da grandi partner, segno che la vostra visione imprenditoriale era forte quanto la vostra passione…
Fondamentale è stata l’unione con Yamaha Guitar che, insieme ad un lavoro molto intenso e arduo, ci ha permesso nel 2019 di fare un tour proprio in California, con oltretutto star Mondiali delle moto come Robbie Maddison o Roland Sand!
Voglio aprire una parentesi personale, ho sempre seguito da quando avevo 8/9 anni Robbie Maddison, con i suoi poster appesi in camera, diventato famoso anche per aver “cavalcato” con la moto le onde dell’oceano o per aver saltato con la sua Yamaha un Casinò di Las Vegas.
Iniziare il 3° anno di Rock to Flip e avere l’onore di suonare mentre lui mi salta sopra la testa, in uno show a Long Beach, è stato impressionante.
Una volta rientrati lavorato per creare un evento innovativo, mai neanche proposto all’interno di Palazzo Città di Regione Lombardia, tanto che anche SKY Icarus ha sposato a pieno il progetto, fino a questa sorta di “fine del mondo” che stiamo vivendo…
Ora comunque stiamo lavorando alla produzione musicale e a tanti altri fattori, perché quando riprenderà la vita “normale” noi saremo pronti con un concerto rock e uno show unico!
Inoltre, devo tanto anche alle persone con cui ho avuto l’onore di suonare e che mi hanno permesso di crescere moltissimo, tra cui Phil Palmer (credo che non abbia bisogno di presentazioni essendo un’icona della chitarra) e Marcus Eaton (chitarrista Americano di David Crosby e Sting), musicisti che mi hanno aiutato non solo nel timing, ma anche a farmi capire l’importanza del tocco e della melodia in un contesto rock.
Ma non hai un po’ di timore quando le moto sfrecciano sulla tua testa?
Tanti mi chiedono se ho paura quando le moto mi saltano sopra, la risposta è: finché non parte la prima moto non capisco nulla, sono talmente concentrato che faccio quasi fatica a suonare, ma appena parte la prima moto o il primo treno (una moto dietro l’altra) ecco che la mia ansia si tramuta in concentrazione e adrenalina, insomma, in rock!
Alle luci puntate si aggiunge poi il fuoco, che quando esce mi scalda ulteriormente tutto il corpo e che parte da dietro ma è come se mi avvolgesse dandomi ulteriore forza e concentrazione; per poi vedere le moto, fondamentale è però avere sempre un faro che illumina la rampa di partenza, poiché le moto ho la fortuna di conoscerle bene e quindi riesco a capire, guardandole, come escono dal salto, che trick (esibizione) andranno fare, come atterreranno e, semmai dovesse esserci qualche problema, poter stare in piena sicurezza e tranquillità, godendomi a pieno il pubblico che mediamente si aggira dai 5000 alle 20000 persone!
Una forza d’animo e un’intraprendenza invidiabili per due ragazzi giovani ma a quanto pare già molto maturi e con le idee chiarissime. Si potrebbe dire che avete trovato il lavoro perfetto, su misura per voi, anzi, che ve lo siete creato con le vostre forze!
Per me questo non è un “lavoro” in senso stretto, è un sogno che ogni giorno vedo realizzarsi, è il significato della mia vita. Un domani vorrò avere anche un famiglia, ma ora non è il momento, ora voglio e vogliamo concentrarci su questo format/concerto che ci sta regalando, con tanta fatica e impegno (e anche qualche delusione, che pur si deve mettere in conto!), tantissime soddisfazioni.
Ho sempre lavorato e mi sono sempre voluto “affermare”, sin da quando sono un professionista. Vedo che tutto questo si riflette anche sui miei allievi della Nostra scuola di Musica di Como, sul loro entusiasmo e sulla loro voglia di fare e di “seguirmi”.
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