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Storia di Gibson: Les Paul ’59, il “Santo Graal”

Siamo finalmente arrivati al 1959, l'anno più mitizzato di tutta la produzione Gibson Les Paul, quello che ha dato i natali alle chitarre imbracciate da Jimmy Page e molti altri.

Una Gibson che oggi – originale – costa molto di più dell’appartamento in cui molti di noi vivono, un sogno realizzabile da pochi anche vista la rarità e da tenere oramai in cassaforte.
Il suo nome è sempre Les Paul ma è l’annata di produzione ad essere magica, il 1959.

L’ultimo anno della decade ’50 è stato un momento chiave per la musica, pensate che escono dischi che cambieranno per sempre alcuni generi musicali come Kind of Blue di Miles Davis. Inoltre, siamo alle porte di quei ’60 che vedranno l’esplosione del rock e del pop giovanile in Inghilterra e Stati Uniti, riprendendo le fila dalle basi gettate nel decennio precedente dal Rock’n’Roll e dai blueman elettrici.

Per Gibson si trattava, nel frattempo, di un’annata di ulteriore evoluzione della sua chitarra solidbody di punta, che già nel 1958 aveva aggiunto importanissime novità, a partire dal sunburst e dalla prima ristretta produzione di body con top fiammati.
Quello che succede nel ’59 è che il manico si assottiglia rispetto a quello poderoso dei due anni precedenti, riesce ad essere più comodo anche per chi ha mani piccole.
In più, il ’59 segna la scelta di utilizzare sempre dei top di grande impatto, con venature e marezzature molto in evidenza. La vernice continua a dare risultati lievemente diversi e inoltre, cosa che cesserà nel ’60 grazie a una diversa mescola, nel tempo tende a cambiare colore in maniera differente rispetto (anche) alle condizioni ambientali circostanti.

Il suono della ’59 risulta generalmente arioso, pur mantenendo il corpo della timbrica Les Paul, e per nostra fortuna oggi non è necessario fare un mutuo per accedervi, perché Gibson ha fatto studi assai meticolosi su ogni particolare per riproporre esemplari Custom Shop davvero degni del nome che portano.

Ce lo spiegano (e ce lo fanno sentire!), Davide Tomassone e Moreno Viglione come sempre collegati dallo store Sergio Tomassone.

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