Sono come i mattoncini della Lego, li vorresti tutti per costruire un personale “muro del suono”. Veri preamplificatori a due canali dotati anche di cabinet emulator, i micro-pre della Mooer offrono con notevole verosimiglianza le caratteristiche del suono valvolare in un formato fino a ieri impossibile. E sono solo i primi 10.
Sono digitali ma progettati e realizzati con cura per riprodurre il sound di 10 fra i più famosi amplificatori valvolari per chitarra, studiati in ogni dettaglio per cogliere i segreti della risposta dinamica e del timbro.
Rimaniamo stupiti dalla qualità del suono prodotto da oggetti così piccoli ed economici, estremamente pratici anche nella gestione.
Rispetto a un pedale standard manca l’alimentazione a batteria (dove metterla?) e accanto all’unico switch la dotazione di controlli è la stessa per tutti:
- Volume
- Gain
- Treble
- Mid
- Bass
Il tastino ch/cab serve per attivare le funzioni meno evidenti, ma fondamentali.
Ogni preamp, infatti, permette di scegliere fra selezione acceso/bypass su singolo canale o di lavorare con due canali separati passando dall’uno all’altro con un semplice click.
L’aspetto notevole è quello di poter fissare – con il tastino ch/cab – i due diversi settaggi di volume, gain ed eq nella memoria interna, come in un vero amplificatore bi-canale.
Sempre lo stesso tastino serve ad attivare o meno la simulazione di cabinet, utile in caso di collegamento diretto a un mixer o a una scheda audio, mentre si può tranquillamente evitare collegandosi direttamente a un finale di potenza o all’effect return di un ampli.
In realtà, anche altri tipi di utilizzo possono dare risultati interessanti, come abbiamo verificato nella pratica dopo aver effettuato il test base collegati a un’ottima cassa amplificata dotata di cono Celestion.
Qualche annotazione sulle caratteristiche dei magnifici 10.
001 Gas Station – È basato sull’Hagen della Diezel, marchio ancora molto popolare nel mondo del Metal, evocato in particolare dal canale Lead hi-gain, subito tosto e carico di acuti taglienti. Il secondo canale – non a caso di colore verde invece che rosso – è un crunch dinamico più moderato e caldo.
002 UK Gold 900 – L’obiettivo è il JCM 900, la potente testata prodotta da Marshall negli anni ’90 per cavalcare l’onda hi-gain. Anche qui abbiamo un suono bello carico con un carattere differente sulle medie frequenze. Lead grintoso con una montagna di gain a basso livello di rumore, bella e giusta la grana sonora, ricco sia di bassi che di taglio sugli acuti. Il canale clean risulta un po’ medioso, non troppo brillante.
003 Power Zone – Anche il Koch PowerTone nasce pensando al mondo del rock pesante e il preamp a lui dedicato produce un lead potente ma definito, con un bel timbro nasale che invita a tirar fuori armonici a volontà in un suono grosso, gonfio e slabbrato. Bello il clean anche in un territorio più blues appena arriva alla soglia del crunch. Versatile.
004 Day Tripper – L’AC30 è uno dei perni su cui si poggia da sempre il suono del rock classico, dai Beatles a Brian May o The Edge, e qui anche con il gain a fondo corsa, non si arriva oltre una distorsione naturale di medio calibro con timbrica Vox piuttosto plausibile. Anche il clean è gradevole, magari schiarendo un po’ con l’aiuto del controllo di treble.
005 Fifty-Fifty – Dalle EL84 del classico british sound al suono delle 6L6 preferito da Eddie Van Halen per il suo EVH 5150 dal lead decisamente aggressivo. Molto gain ma squillante, nasale e giustamente cattivo. Il clean è brillante e sostenuto: caricando il guadagno dà un bel crunch definito.
006 US Classic Deluxe – La replica tascabile del combo 1 x 12″ Blues Deluxe Fender offre un clean molto bello che richiama il calore delle valvole anche senza cab simulation. Il canale Lead è ancora più divertente, prestandosi a gonfiare il suono fino a raggiungere un overdrive caldo da blues classico, strizzando l’occhio a Clapton e anche ai moderni.
007 Regal Tone – Il ToneKing Falcon è un piccolo combo con uno speaker da 10″ progettato per riportare a certi suoni vintage e si sente. Il suono clean è tarato sui medi e relativamente povero in basso e in alto: il lead sgrana subito e arriva a una buona dose di cattiveria, mantenendo comunque un timbro non troppo aspro.
008 Cali-MK3 – L’ha detto Santana per primo: “This amp really boogies!” La versione MKIII del combo Mesa/Boogie viene richiamata qui con un suono clean potente e definito. Il canale lead arriva facilmente a un sustain lunghissimo e piacevole, con una distorsione ricca di armoniche e il feedback a portata di mano.
009 Blacknight – La testata costruita su misura da ENGL per Ritchie Blackmore è concepita per offrire la massima versatilità e in effetti il relativo preamp offre un bel suono Clean inaspettatamente cristallino, con una notevole headroom prima del crunch. Molto bello anche il canale distorto, duro e graffiante: anche qui tanto sustain e feedback, ma con una timbrica più tagliente.
010 Two Stones – Gli ampli Two-Rock sono ricercati per la grande qualità della costruzione point-to-point e una filosofia che punta a un’ampia gamma dinamica. Il 50 watt Coral preso come riferimento si identifica per Mooer in un Clean definito e bright dal carattere molto Fender, e un Lead sempre molto caldo e gonfio di armoniche. Ottimo per il migliore rock-blues.
Dicevamo della possibiità di sperimentare altre soluzioni di utilizzo.
I piccoli preamp danno risultati molto interessanti anche collegati tra la chitarra e l’input dell’amplificatore. In realtà non è certo un’invenzione originale, se si pensa a chi da sempre sfrutta in maniera similare circuiti come quelli dei primi Fender Champ per sovraccaricare il segnale in iingresso nel proprio ampli.
Anche l’ultimo test è stato superato brillantemente. Inserito uno dei micro-preamp nella pedal-board al posto del pedale overdrive, prima di modulazioni e ritardi, abbiamo scoperto che quello era decisamente il suo posto. Da cui non è ancora uscito.
Sono solo i primi dieci, ma ne arriveranno altri. Siete avvisati.
Maggiori informazioni dal distributore Backline Srl.
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