Fermo restando che per godere veramente delle capacità di questa testata l’unica via sicura è quella di provarla con le proprie mani, vedremo ora insieme quali sono le caratteristiche che la rendono uno fra gli strumenti più usato in campo professionale sia in studio che live.
Cominciando dal pannello frontale, troviamo i controlli totalmente separati dei due canali (gain, treble, bass, mid, presence, master) più la regolazione del loop degli effetti (parallelo e attivo, vero fiore all’occhiello della testata, di cui parleremo in seguito): come in tutti gli amplificatori di buon livello i controlli dei toni sono attivi e questo significa che anche un movimento di UNA sola tacca può modificare profondamente la timbrica del suono, essendo controlli di toni di ottima qualità che lavorano molto bene. Analisi tecnica Se diamo un’occhiata al pannello posteriore troveremo, da sinistra a destra:
Passata una visione d’insieme più tecnica passiamo ad analizzare il SUONO di questa fantastica testata… non appena inseriamo il cavo e accendiamo l’ampli sul canale pulito notiamo che alzando il volume a livelli considerevoli è leggermente rumorosa… ma non c’è da preoccuparsi, nelle intenzioni del costruttore vi era la necessità di avere un amplificatore completo da ogni punto di vista, così per ottenere dei suoni saturi più silenziosi si è scelto di sacrificare un po’ il suono pulito (notoriamente poco utilizzato dai possessori di rectifiers : ) ndP); comunque si tratta di leggerissimo rumore appena percettibile.
Il pulito vanta dei bassi corposi (ma tutto l’ampli in realtà suona “grosso”) è una brillantezza e nitidezza degne di nota, e switchando il pulito in crunch si ha l’impressione di avere i potere sotto le dita di decidere se il suono sarà pulito o crunchato, talmente il suono è dinamico a seconda della forza imposta sullo strumento.
Appoggiando il piede sul footswitch ci si trova a dover domare il canale distorto, dal quale è possibile ottenere pressoché qualsiasi tipo di sonorità, a patto di avere pazienza nel settaggio dell’ equalizzazione… comunque posso affermare tranquillamente che sia possibile tirare fuori dal suono di Stevie Ray Vaughan a quello di John Petrucci con tutto quello che ci passa in mezzo!!
Tirando le somme Mesa Boogie ci offre un prodotto veramente eccelso e versatile che presenta due soli “difetti” se così vogliamo chiamarli: il primo è il fatto che come ogni ampli valvolare necessita di una buona quantità di volume (bada bene, volume, non gain!!) per suonare al meglio e 100w sono veramente tanti!! La seconda problematica è relativa al prezzo… ahimè perché non potrete avere uno di questi gioielli per meno di almeno 5 milioni e oltretutto è molto difficile trovarlo usato, chi ce l’ha non se la lascia scappare!!
Ah, un’ultima precisazione… non sperate di trovarci il riverbero… Per ascoltare i suoni del Dual…
Un breve assolo dimostrativo
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