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Mezzabarba Skill 30, ovvero domare un piccolo ma feroce leone

Mezzabarba Skill 30, ovvero domare un piccolo ma feroce leone - Test approfondito della testata per chitarra

Nelle mie mani per una settimana la Skill 30, piccola belva assetata di rock prodotta dall’italiana Mezzabarba Custom Amplification.

Questo è uno di quegli articoli che devono essere corredati da alcune premesse, per poter meglio comunicare quello che serve per descrivere al meglio non un mero prodotto, bensì un’idea.
La premessa è che parliamo di un amplificatore ben riuscito, non tanto e solo per personale gradimento, bensì per l’oggettivo successo che ha ottenuto sul territorio nazionale e internazionale

Non a caso infatti l’esemplare in prova fornitomi da Pierangelo Mezzabarba, dopo aver sostato da me per il tempo necessario al test, è partito subito dopo per Nashville a rendere felice un gruppo di rockettari.
Senza questa premessa, questo mio articolo sarebbe l’ennesima goccia nel mare, mare di persone e musicisti che ti dicono “suona benissimo”, e personalmente non lo reputo utile per nessuno, né per chi lo produce né, soprattutto, per chi ne è incuriosito.

Mezzabarba Skill 30

La Mezzabarba Skill è basata sui concetti di nitidezza e impatto: il miglior modo di raccontare un simile amp non è composto solamente da un’analisi di dati inerenti alla resa in termini prettamente musicali di un amplificatore, certo è un dato importante, ma la prima domanda che andrebbe posta è: cosa ha voluto dire Pierangelo Mezzabarba con questo amplificatore?

La Skill è un amplificatore da 30 watt nominali (circa 40 watt effettivi) composto da due canali, un clean con boost e brite, equalizzazione classica per quanto riguarda la preamplificazione (bassi, medi e alti) che viene condivisa con il canale overdrive.

La plancia dei comandi si conclude con i volumi separati dei due canali, altri due controlli di tono che lavorano invece sul finale (presence e depth) e un ultimo controllo power, il quale, con una tecnologia proprietaria sviluppata da Mezzabarba Custom Amplification, permette di riuscire a suonare a volumi contenuti utilizzando un “attenuatore” – uso questo termine solo a scopo esplicativo, non avendo informazioni maggiormente tecniche sul funzionamento – che non ha un tipo di impatto “degradante” sul suono come spesso accade con l’uso di altri sistemi più classici.

Sul lato estetico le scelte sono estremamente minimali ma dal gusto coerente al messaggio che vuole comunicare, quello di essere una “palla di cannone in miniatura”.
La Skill si presenta decisa, aggressiva ed elegante allo stesso tempo, non esagerando nello stile della griglia, del logo sovraimpresso, degli inserti rossi sulla cassa Z-Cab. Riesce a comunicare uno stile molto rock e diretto con pochi elementi studiati e posizionati in maniera intelligente.

Mezzabarba Skill 30

Per il lato tecnico, abbiamo cinque valvole 12AX7 per la preamplificazione, due valvole finali EL34 e una coppia di trasformatori custom costruiti su richiesta dalla ditta Onori, ditta di Foligno che costruisce materiale elettronico per uso audio e molti altri campi di applicazione.

Il loop effetti è bypassabile, il che permette di “risparmiare” un po’ del percorso del segnale se non lo usate, oppure, essendo attivabile/disattivabile da pedaliera, potreste utilizzarlo per troncare di netto le code degli effetti di ambiente.

In molti arrivati a questo punto dell’articolo si saranno ricordati che già esisteva una Skill, quella targata Masotti Guitar Devices, che nasceva come figlia in formato ridotto nelle dimensioni, ma ampliato nella dotazione, della testata Monocanale M1.
Un po’ di anni fa le avevamo anche dedicato un video test.

Quali differenze passano tra queste due testate quindi?
La risposta è presto detta, Pierangelo ha rivisto tutta la parte riguardante la sezione finale, volendo dare un’impronta più personale e più avvezza al suo gusto personale. Questo ha generato una differenza molto consistente alle due testate, dato che la sezione finale, come tutti sappiamo è quella che meglio definisce il carattere di un amplificatore, soprattutto valvolare.

Questo ha permesso di avere una testata con un suono:

  • Più a fuoco
  • Con più volume
  • Dal carattere molto più deciso

Canale Pulito

Il canale pulito della Skill è di stampo molto british, è un suono molto deciso e per molti versi associabile quasi al suono degli Hiwatt. Tra le caratteristiche più importanti possiamo annoverare headroom e sustain, che fanno la differenza. In generale si ha una percezione molto nitida dell’intero spettro di frequenze dello strumento.

Ma la parte interessante, non solo del canale pulito, è la parte di equalizzazione: la regolazione degli alti è molto più controllata rispetto ad amplificatori, non si hanno basse estremamente pronunciate o slabbrate e la sezione media è bella presente anche senza usare lo switch del brite.

L’equalizzatore della Skill è così impostato:

  • Bassi: 90 – 100 Hz
  • Medi: 0.8 – 1 kHz
  • Alti: 2-3 kHz

Per meglio argomentare la cosa, abbiamo optato per un esperimento estremamente semplice, ovvero quello di suonare un Sol aperto, mantenendo un’eq flat e mettendo a zero una volta i bassi, una volta i medi e una volta gli alti (si ringrazia Matteo Troiano per avermi supportato nell’esperimento)

Il tutto è stato fatto utilizzando la sua cassa Zcab dedicata, una Musicman Luke e uno Shure Sm 57.

Mezzabarba Skill 30

Posso definirlo un pulito rock, molto a fuoco e ancora gestibile anche avendo dei volumi abbastanza sostenuti – Tenendo il controllo di power a -10 si riesce a tenere il volume del canale pulito a 5 senza distruggere mobili o timpani altrui.
In più questo canale riesce a digerire una buona fetta di pedali overdrive, ho optato per una prova con i più classici (quindi i tubescreamer 808 e 9) per poi passare a un Masotti OD Box e poi ancora successivamente a un LAA Custom Phil X.

Il risultato è che usando un pedale overdrive per portare l’amplificatore alla saturazione, si riescono a ottenere bei risultati, ma non tutti si sposano bene con il finale EL34, alcuni altri pedali possono sembrare quasi “fuzzosi” se utilizzati sul pulito di questa testata (altra somiglianza con Hiwatt, NdR).

Canale Pulito con Boost

Lo switch del boost è una delle opzioni preferite da molti utilizzatori della Skill, e posso comprenderne il motivo. Come si evince dall’immagine, si ha un incremento estremamente alto del volume, che però permette di ottenere un suono saturato estremamente ricco di armoniche, senza essere mai estremamente compresso.

Lo si potrebbe definire quasi il “terzo canale della Skill”, dato che è una via di mezzo tra il pulito e l’inizio del suono del canale overdrive, è la perfetta via per ottenere il suono che non è ancora eccessivamente hard rock addicted.

Mezzabarba Skill 30

Differenza tra il segnale pulito con e senza boost

Canale Overdrive

Il canale overdrive è una delle cose maggiormente apprezzate da chiunque abbia mai suonato una Skill nella sua vita, il motivo di cotanto amore è dovuto, sempre a opinione di chi scrive, da diverse caratteristiche peculiari che questo tipo di suono distorto ha, ovvero:

  • Estrema nitidezza
  • Una presenza minima di compressione e presente solo a regolazioni quasi estreme
  • Sezione degli alti e dei medio/alti estremamente controllabile e mai fastidiosa

Tutto questo, per ovvie ragioni, si aggiunge ai concetti di suono cremoso, dinamico e potente, che sono discorsi che ci si aspetta di fare con amplificatori di una certa fascia.
Perchè il canale overdrive della Skill rappresenta tutto quel ventaglio di suoni che hanno rappresentato il suono del rock e dell’hard rock negli anni d’oro, un suono dal sapore vintage style ma che abbraccia una filosofia moderna grazie a una maggiore controllabilità e una migliore ingegnerizzazione (e dosi di gain che fanno contenti anche i moderni rockers, NdR).

Mezzabarba Skill 30

Questo garantisce un risultato eccellente anche ai volumi più ristretti, riuscendo a rendere la testata utilizzabile in moltissimi contesti, dalla piccola sala prove, all’uso in studio (sia home che pro), al piccolo locale e chi più ne ha più ne metta.
Difficile pretendere oltre da una testata con questo wattaggio, che riesce ad avere l’headroom di testate dai wattaggi ben superiori.

Cassa StreetFighter Cab

Parliamo di una cassa closed back a 16 Ohm, con montato al suo interno un Celestion Greenback, uno degli amori di Pierangelo Mezzabarba in termini di altoparlanti.
La prima cosa che salta non all’occhio, ma al tatto, è il peso minimo della cassa e bisogna poi sottolineare l’utilizzo del finger joint, metodo di costruzione assai efficiace in fatto di vibrazioni.

Il suono che ne deriva, se presa singolarmente, è forse leggermente medioso, ma si sposa bene con il finale progettato da Mezzabarba. Personalmente azzarderei anche scelte di altoparlanti come il Creamback o il Redback.

Mezzabarba Skill 30

Discorso a parte andrebbe fatto per i cabinet a due e a quattro coni, ma sono della modesta opinione che lo stack composto da testata e cassa con cono da 12″ sia la soluzione migliore per resa/ingombro.
Doveroso poi ricordare che la Skill 30 viene prodotta anche in formato combo.

Conclusioni

Tutta la prova è durata circa una settimana full time, questo è un tempo a malapena sufficiente per avere le impressioni che state leggendo, perchè un prodotto di questa levatura – a prescindere dal marchio, e non parlo di soli amplificatori – andrebbe testato:

Per avere un’idea completa dei vari comportamenti dell’intero stack, per capire come può essere versatile l’eq in situazioni di ambiente particolarmente avverse, di come il controllo power non sia un normale “riduttore di potenza”, consiglio vivamente di mettere la Skill in condizioni di sala prova, palco, studio di registrazione, ecc.

Il tutto aggiungendo poi l’esperienza di come l’intero stack esce dal mix in una situazione in formato ridotto (power trio) o in una molto più grande (una big band) e di come essa riesce a essere sempre in un punto ben preciso del mix senza lasciarsi mangiare dagli altri strumenti.

Mezzabarba Skill 30

Dovremmo poi aggiungere che un altro dei cuori pulsanti della sezione eq (quella riguardante il finale e lo switch brite) permettono di riuscire a scolpire il suono anche per generi più estremi ma senza snaturarne il carattere. Solo con il controllo del Depth si può passare dal suono rock and roll a un suono da metal estremo.

Un ultimo consiglio che posso dare ai futuri possessori della Skill è che serve tempo, un po’come il buon vino. Non per sentire che suona bene, ma perché dovrete imparare a esserne padroni e a sapere come essa si comporta incrociando tutte le numerose regolazioni.
Suona bene da subito, ma allo stesso tempo non lo reputo un prodotto meramente plug and play,  probabilmente anche a distanza di anni potrà darvi qualcosa di nuovo.

Detto questo, vi lascio a una serie di take fatte nel corso di un anno con Alessio Erriu dei Novembre con la suddetta catena audio:

Chitarra Andrea Palmas -> Zead -> Reference ultimo cavo -> Mezzabarba Skill -> Reference ric 01 -> Eventide nella mandata effetti -> Two Notes Torpedo Captor 16 -> Reference Rmc01 -> Audient id22

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