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Riverberi non lineari e riflessioni ben volute

Concludiamo il nostro lungo viaggio negli effetti a pedale Strymon con due algoritmi che vanno in direzioni quasi opposte, uno che segue un andamento “non giusto” e un altro invece che “posiziona” il nostro amplificatore.

Concludiamo il viaggio all’interno del Big Sky, ma anche di tutto il trittico di Strymon, con una coppia di algoritmi ch, nel modo di intendere il riverbero, sono tremendamente divergenti, sia in termini di timbrica che di vero e proprio “obiettivo finale”, perchè nascono per due contesti totalmente diversi.

Non-Linear Reverb

Il primo, il Non-Linear, è essenzialmente un riverbero che si basa su un generatore di segnale non lineare (come verrebbe ovviamente da pensare dato il nome), che però comprende più di un solo riverbero, quello iniziale e quello finale.
Infatti, è possibile configurare il livello e il decadimento dell’ultimo riverbero (late reverb) generando appunto questo effetto di non linearità e di non “continuità” del segnale riverberato, che funge come un riverbero reverse, quindi generando un effetto “contrario” a quello del primo riverbero.

Ovviamente questo comportamento può avvenire in diversi modi in base al taglio che noi andiamo a dare al nostro generatore, da una pendenza più accentuata fino a una molto violenta.

Vediamo quindi i parametri settabili per il Non-linear:

  • Parametro 1 – Low End:  regola il contenuto di bassa frequenza del generatore non lineare
  • Parametro 2 – Shape: regola la forma del generatore non lineare a scelta tra Swoosh, Reverse e Ramp, creano tutti effetti “all’indietro” con diversi profili di pendenza del segnale in salita, il gate genera un profilo di ampiezza uniforme con un taglio brusco, mentre Gauss crea un profilo “curva a campana” e Bounce crea una forma uguale e contrario definibile come “anti-campana”
  • Parametro 3 – Diffusion: controlla l’effetto dei diffusori sul generatore non lineare, al minimo non vi è alcun effetto di diffusione e l’effetto non lineare è “granuloso”. All’aumentare della diffusione, l’effetto è spalmato e levigato.
  • Parametro 4 – Late Decay: regola il tempo di decadimento dell’ultimo riverbero. 
  • Parametro 5 – Late Level: regola il livello del riverbero in ritardo
  • Parametro 6 – Modspeed: regola le velocità dell’LFO di modulazione sia per le lunghezze di tap del delay non lineare che per le linee di ritardo del riverbero in ritardo.

Reflections Reverb

Il secondo (e ultimo) algoritmo è invece quasi un esatto contrario rispetto al Non-Linear, infatti il Reflections è una versione dinamica dei primi algoritmi visti in questa rubrica sul Big Sky, ovvero il Room e Hall.

parlo di “versione dinamica”, perchè a differenza degli algoritmi pocanzi citati, in cui la stanza non poteva essere “regolata” più di tanto, in questo caso il gioco di fa estremamente più interessante, poichè è possibile regolare la posizione del nostro amplificatore su due assi e selezionare una stanza con ulteriori dimensioni modificabili.

Vediamo quindi cosa possiamo impostare con il Reflections:

  • Parametro 1 – Low End:  influisce sulle basse frequenze e sul profilo di decadimento. Quando lo si alza, più frequenze basse riverberano creando un effetto più profondo, il quale è indicativo di un minor numero di bass trap e altri dettagli architettonici della stanza virtuale.
  • Parametro 2 – Location X: posiziona l’amplificatore verso sinistra (L) o destra (R) della stanza e le riflessioni vengono ricalcolate di conseguenza con il movimento dell’amplificatore e il segnale dry viene spostato attraverso i buffer analogici stereo per fornire un’immagine corretta.
  • Parametro 3 – Location Y: posiziona l’amplificatore verso la parte anteriore (F) o posteriore (B) della stanza, le riflessioni vengono ricalcolate di conseguenza con il movimento dell’amplificatore, quando l’amplificatore si trova nella parte anteriore della stanza (più vicino a voi), il segnale dry dominerà sui riflessi, mentre spostando l’amplificatore sul retro, i riflessi arriveranno a volte e con ampiezze simili al suono diretto, apparendo così più riverberante nel complesso.
  • Parametro 4 – Shape: seleziona la forma della stanza che sta producendo i riflessi. Abbiamo la forma quadrata, mentre la forma a rettangolo è corta e larga con dimensioni in sezione aurea (1,618: 1), e infune l’Oblong è lunga e stretta con dimensioni in sezione aurea (1: 1,618).

Utilizzo degli effetti

Il Non-linear è un algoritmo complesso, molto interessante per quanto riguarda la creazione di tappeti e atmosfere molto avvolgenti, le possibilità che vengono date dal reverse integrato, permettono quasi di “sdoppiare” la nostra chitarra durante alcune sezioni di arpeggio o durante alcune introduzioni.
Si riesce a creare una spazialità molto particolare ma anche non molto facile da dover gestire poichè il pericolo di avere un suono “impastato” è dietro l’angolo.

Il suono del Reflections è molto vicino al suono di un album “live”, ovvero in quei tipi di album in cui si registra tutti insieme, dove ognuno ha il suo “posto” fisico all’interno della stanza.
È molto diverso dagli altri algoritmi che ho già citato, dove si sottointende un amplificatore microfonato in una stanza a parte dove è sostanzialmente “da solo” e quindi non ha una posizione ben definita, ipoteticamente sarebbe “al centro”.
Quindi le connotazioni sonore che si riescono a ottenere sono molto più da live in studio piuttosto che in una registrazione separata per tutti.

E con questo finisce la rubrica dedicata a Strymon, nonostante tutti questi pedali hanno oltre un lustro sulla schiena, sono ancora (a grandissima ragione) uno standard professionale di alto livello per tutti i musicisti di ogni ordine e grado.

Chissà, forse potremo usarli anche per altre prove, non esiste solo la chitarra…

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