HomeMusica e CulturaNegozi di Strumenti - Giovedì da TomassoneStoria di Fender, il Custom Shop e i giorni nostri

Storia di Fender, il Custom Shop e i giorni nostri

Arriviamo finalmente ai giorni nostri, ripartendo da dove ci eravamo lasciati, cioé con l'avvio del prestigioso Fender Custom Shop.

Arriviamo finalmente ai giorni nostri, ripartendo da dove ci eravamo lasciati, cioé con l’avvio del prestigioso Fender Custom Shop.

Si è trattato sicuramente di uno dei migliori colpi di genio in casa Fender, che difatti ancora oggi occupa un florido mercato nonostante i costi sicuramente non da “primo pelo”.
Il Custom Shop, superata la fase di alcune produzioni molto particolari dedicate più ai collezionisti che ai musicisti, ha saputo riportare in auge la vera tradizione del marchio, ricreando in particolar modo quelle chitarre degli anni ’50 e ’60 che tanto fecero successo all’epoca e sono ancora oggi costantemente inseguite dagli appassionati, purtroppo oramai a costi accessibili da pochi.

Le chitarre del Custom Shop, sebbene ovviamente non abbiano lo stesso valore “reale” da un punto di vista storico essendo produzioni moderne, ricalcano comunque fedelmente i dettami dell’epoca, riproponendoli in varie versioni e vesti, con livree splendenti o “consumate” (relic) e altri tipi di casistiche come le Time Machine, strumenti che vogliono imitare un esemplare dell’epoca teoricamente tenuto fino ad oggi ben riposto nella custodia.

E poi c’è il fiore all’occhiello di tutta la produzione, cioé la serie Masterbuilt, quelle chitarre, cioé, che vengono costruite da selezionatissimi liutai, i migliori della scuderia Fender.
Tra i vari, un nome spicca da anni su tutti, quello di John Cruz, le cui chitarre sono di sicuro le più ambite.

Ma proprio John Cruz, come ci racconta Davide dal suo negozio Tomassone, in compagnia di Giacomo Pasquali, alcuni anni fa sorprese tutti con una produzione Custom Shop ben lontana dall’aspetto classico, vintage, e molto vicino agli stili moderni.
Perchè? Ce lo spiega ovviamente lo stesso Davide Tomassone…

>>> VAI ALL’ARTICOLO PRECEDENTE <<<