Ho messo le mani su una Gabriel Guitars costruita sul modello di una Telecaster anni ’60, totalmente hard relic e con una coppia di pickup sovravvolti, che prima di arrivare a me è passata per le mani d’oro di Valter Vincenti.
Poche volte capita di condividere uno strumento con un artista di pregio, questo aiuta a capire le scelte di un professionista sulla sua scelta per l’uso che deve farne e per il risultato che vuole ottenere.
La chitarra è costruita totalmente a mano da Gabriele Bertozzi, che cura personalmente il taglio del legno, la verniciatura, la costruzione dei pickup e l’assemblaggio dell’elettronica; le restanti parti (ponte, sellette e meccaniche) sono costruite da ditte esterne, ma rispettose di un elevato standard di qualità e di un appeal vintage.
Il look sunburst unito a un manico in acero fiammato restituisce un colpo d’occhio non indifferente che porta l’ immaginazione del musicista a chitarre di memoria storica, unito al suo look hard relic che però non lascia del tutto il legno a nudo, ma scopre il fondo nero della verniciatura.
Ecco le caratteristiche principali della chitarra:
- Body frassino leggero 2 pezzi
- Vernice acrilica
- Manico acero fiammato 22 tasti
- Meccaniche Gotoh
- Ponte Wilkinson alluminio anodizzato thru-body modificato con sellette in acciaio
- Capotasto in grafite
- Pickups Tele 52 sovravvolti Bertozzi ALNiCo 2 al manico e AlNiCo 5 al ponte
La dotazione non è poi così diversa da altre chitarre simili che possiamo trovare in commercio, ma la presenza delle sellette in acciaio e del nut in grafite (cromaticamente ben accostato allo stile dello strumento) rappresenta un tocco di modernità.
Per i legni abbiamo ovviamente la più classica delle combinazione Frassino/Acero, che contribuisce ad’ avere una gamma di medie e di medio/alte ben definita e presente – cosa obiettivamente già nota agli utilizzatori di Telecaster – oltre ad essere uno strumento che “vibra” in maniera considerevole e restituisce la suddetta vibrazione in maniera molto “tattile” mentre si suona.
La sensazione che trasmette l’intero strumento, nonostante si possa pensare a una chitarra “tosta” da gestire in termini di manico, risulta essere di grande comodità anche per chi non ha dimestichezza con manici dal profilo vintage; non si hanno difficoltà particolari con bending e un vibrati.
Parlando del suono, la differenza di AlNiCo tra i due pickup crea una dicotomia interessante, perché riesce a rendere più versatile la chitarra con un timbro pieno sul pickup al ponte.
Essendo uno strumento orientato al vintage, ciò comporta una serie di “limiti” con cui si ha a che fare e che si potranno notare nel corso degli anni: non è uno strumento studiato per generi moderni, ovvero quei generi dove si utilizzano distorsioni molto spinte (per quanto i suoni overdrive siano soddisfacenti, non possiamo chiedere un suono metal al single coil di una Telecaster) oppure in quei generi dove si utilizzano accordi molto particolari il manico non aiuta moltissimo (rispetto a un ultrapiatto moderno).
In conclusione, possiamo definire questa Gabriel Guitars un’ottima soluzione fuori dal circuito “standard” per chi cerca il suono di una chitarra d’annata, con una costruzione di buon livello; rispetta i canoni sonori di uno strumento vecchio stile, rimanendo al contempo leggera e comoda da utilizzare anche per sessioni di registrazione lunghe.
Se volete sentire in azione questo strumento potete ascoltare i sample audio pubblicati nell’articolo sul Boss Waza Tube Expander, che sono stati registrati proprio con questa chitarra.
Per maggiori informazioni potete mettervi in contatto direttamente con Bertozzi Guitar Works.
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