Terza puntata delle riflessioni sulla musica Blues, oggi tocchiamo un tema molto importante sempre alle origini della diffusione di questa così amata "musica del diavolo".
Come spiego nel primo video, non sono uno storico del Blues ma l’ho suonato e ascoltato più di ogni altra musica nella mia vita, oltre ad averne scritto per diverse ragioni.
In questa occasione affronto un tema molto interessante riguardante una teoria che gira da tempo e che mi è stata confermata di recente quando ho intervistato Stefan Grossman, il leggendario chitarrista blues americano: si parla del ruolo dei discografici degli anni ‘20 e ‘30 nella scelta del materiale da incidere per i giovani bluesmen del tempo, e di come questo possa aver contribuito a cambiare il corso della storia.
Sempre più sporchi di polvere e intrisi di blues, andiamo avanti…
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