Yamaha ha realizzato un’intervista a uno dei più fedeli collaboratori del settore pianoforti, Mauro Di Ruscio, che siamo felici di riportavi integralmente.
Oggi siamo con Mauro Di Ruscio, grande musicista, appassionato divulgatore ed esperto collaboratore di Yamaha.
Quali sono esattamente le tue mansioni nel mondo Yamaha?
Ho iniziato come dimostratore di strumenti quattordici anni fa, occupandomi di pianoforti digitali e tastiere. Un lavoro particolare, al servizio di chi sta cercando lo strumento ideale, che mi ha permesso di incontrare musicisti professionisti e dilettanti, di scoprire nuovi modi di suonare, di partecipare a fiere ed eventi in tutta Italia.
Qualche incontro indimenticabile?
Una volta durante una demo a Roma mi sentii dare una pacca sulla spalla. Mi voltai e vidi Renzo Arbore, che mi disse: “Complimenti! Io ho un Clavinova CVP a casa, se ho bisogno di qualcosa, chiamo te“.
Mi è anche capitato di offrire assistenza negli studi di “Domenica In” dove in orchestra sono presenti 4 Genos.
In sede Yamaha, recentemente, ho incontrato Brunori che è davvero simpaticissimo; Roby Facchinetti che è venuto a provare un AvantGrand N3X per la sua tournée, ma poi si è messo a suonare tutti gli strumenti presenti con l’entusiasmo di un bambino; e Gaetano Curreri che ha conosciuto l’AvantGrand sul palco di Vasco Rossi e oltre che sul palco ha voluto un N3X per casa propria.
Com’è cambiato il lavoro di dimostratore in tutti questi anni?
Il cliente è cambiato, s’informa sul web prima di entrare in negozio a provare lo strumento. Ultimamente Yamaha organizza clinic direttamente in scuole di musica, licei musicali e conservatori, per far conoscere ai pianisti i grandi vantaggi dei nostri Clavinova, degli Avantagrand, dei Silent.
Sia studenti sia docenti rimangono sorpresi dalla meccanica delle tastiere e dalle numerose app pensate appositamente per i nostri strumenti digitali, specialmente dalla Smart Pianist.
Presso la sede Yamaha tengo inoltre clinic e seminari dedicati ai negozianti, che sovente non hanno il tempo di approfondire le tante funzioni dei nostri strumenti.
Mi occupo anche delle private piano invitation, giornate organizzate su appuntamento da Yamaha, dedicate ai clienti, seguo il customer care di pianoforti digitali e tastiere, ultimamente ho registrato alcuni video dimostrativi su Genos.
Veniamo al Mauro musicista. Quando hai iniziato a suonare?
A otto anni ho preso di mia iniziativa la fisarmonica del mio papà Nicola, ottimo musicista dilettante, il quale, dopo aver notato cosa riuscivo a suonare, mi ha fatto studiare organo classico per tre anni, prima di passare agli studi di pianoforte classico. Questo mi ha permesso di essere l’organista della mia parrocchia dall’età di dieci anni, fino ai diciotto.
A undici anni già suonavo con le orchestre, dove ho imparato tutti i generi musicali che amo e che suono ancora oggi. È stato importantissimo per la mia formazione ascoltare e conoscere di persona grandi artisti, grazie, tra gli altri, al festival Green Hills Blues di Atri, in provincia di Teramo.
So che ti occupi anche di divulgazione e ricerca.
Sì, sono vice presidente dell’associazione Otis Redding, per la ricerca e sviluppo del blues, con sede ad Atri e presidente di un’associazione per la ricerca e la divulgazione del canto folkloristico abruzzese, che ha sede a Pineto.
Quali sono le maggiori soddisfazioni che la musica ti ha dato?
Ultimamente ho vinto vari concorsi di composizione. Alcuni miei brani sono stati utilizzati durante importanti eventi di moda, a Milano, Roma e Dubai. L’anno scorso un mio brano è diventato la colonna sonora di uno spettacolo teatrale organizzato a Roma dal settore Educational di Yamaha.
Ho girato mezza Europa con la musica, e sono stato persino in Canada e in Venezuela.
Il mio grande amore però è l’insegnamento, specialmente nelle scuole primarie, dove quest’anno seguo progetti in ben diciotto classi. A volte le scuole, così come le famiglie, non hanno la possibilità economica per acquistare tastiere, o lo spazio per allestire aule dedicate alla musica. Così suoniamo il flauto dolce o ci dedichiamo all’ascolto. Ho visto bambini commuoversi ascoltando Piazzolla o genitori fermarmi fuori da scuola per chiedermi “Ma da quando in qua mia figlia mi chiede di ascoltare Mozart?”
Infine, quali strumenti hai a casa o porti con te sul palco?
A casa ho un AvantGrand N3X, che è stato in grado di spodestare un pianoforte a coda che avevo acquistato con tanti sacrifici. Sul palco ho una Genos e un P515.
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