HomeStrumentiTastiere - DidatticaCome si suona con GROOVE? Te lo insegna Michele Papadia di SLMC

Come si suona con GROOVE? Te lo insegna Michele Papadia di SLMC

Shares122
E tu ce l'hai il groove? E ancora prima... sai cos'è il groove? Da dove arriva e come si tira fuori nel playing?

Inizia oggi un’altra mini-serie targata Saint Louis College of Music: Michele Papadia è, infatti, uno dei bravissimi insegnanti della prestigiosa accademia musicale romana e oggi, seduto davanti ai tasti bianchi e neri, ci insegna una cosa a dir poco fondamentale per il musicista: il groove!

La clave!

Ma cosa significa e da dove arriva questo modo di interpretare la musica e portare il ritmo?
Dobbiamo innanzitutto risalire a uno degli elementi fondamentali della musica afroamericana, ovvero la clave. Si tratta di un pattern ritmico di origine africana ma che è maggiormente conosciuta come fondamento della musica delle regioni latino-americane, ad esempio Cuba, ma non solo.

In realtà la clave è molto diffusa, a seconda di dove, secoli fa, è avvenuta la triste deportazione degli schiavi dal continente africano verso quello d’oltreoceano. È stato così che i ritmi africani hanno dato luogo a tante diverse espressioni locali, pensiamo ad esempio alla samba, alla bossa nova, alla suddetta musica cubana, fino ad arrivare alla tradizione culturalmente più vicina anche a noi europei, ovvero quella generatasi negli Stati Uniti.

Più precisamente ci troviamo a New Orleans, un vero e proprio incrocio di culture e anche fucina di tanta musica “creola”. Una città fondamentale che peraltro ha visto anche noi italiani come elemento di influenza musicale.

Quindi, come si suona la clave? Beh, non perdete tempo e avviate il player qui sopra!

Chi è Michele Papadia

Michele Papadia è uno degli insegnanti del Saint Louis College of Music, ha più di 25 anni di esperienza come docente alle spalle ed è titolare di una cattedra permanente nella scuola romana dal 2015.

Oltre agli studi classici e principalmente jazzistici, Papadia si è specializzato in vari aspetti della musica afroamericana (jazz, blues, gospel, funk, soul, nusoul, pop, live eletronics) contemporaneamente agli studi universitari di architettura. Ha frequentato i seminari estivi di Siena Jazz ’94 e ’95 e nello stesso anno ha vinto una borsa di studio per il triennio di alta qualificazione professionale per musicisti jazz finanziato dalla CEE presso la stessa Siena Jazz.
Ha studiato con eminenti maestri quali D’Andrea e Pieranunzi.

Successivamente si è specializzato alla Berklee School of Music di Boston. Ha seguito seminari con K.Barron, Shirley Scott, P.Metheny, D.Liebman, Ray Brown, tra gli altri.

Suonare con GROOVE, michele papadia

Grande conoscitore della musica afroamericana, in particolare di tutta la Black Music, è tra i pianisti/hammondisti europei più richiesti negli Stati Uniti, portando avanti un discorso musicale che fonde i vari aspetti della musica afroamericana con la musica europea e la musica contemporanea.

Dalla fine degli anni ’90 è molto richiesto come session musician in vari studi americani (per produzioni gospel, blues, funk, pop, jazz), soprattutto a Nashville, dove si è specializzato nello stile pop-gospel, e a New Orleans, dove ha approfondito l’omonimo stile pianistico e dove si è esibito nello storico club “Tipitina” in una performance di piano solo.
Sempre a New Orleans ha approfondito lo studio del Clavinet, di cui è uno dei massimi esperti a livello internazionale. Negli ultimi anni ha lavorato e registrato con diversi artisti americani nei famosi studi londinesi della radio BBC.

È stato nominato per referendum da riviste specializzate tedesche, francesi e olandesi tra i migliori pianisti-organisti blues/soul d’Europa ed è stato menzionato dalla storica rivista newyorkese “DownBeat” tra i nuovi talenti nella categoria “Keyboards” nel 2008 e nel 2009.

Tra il ’95 e il ’98 è stato il pianista di Gabriella Ferri, che ha accompagnato in concerti in Italia, Svizzera e Sud America. Tra il ’97 e il ’99 ha registrato il suo primo CD Khytera con Paolino Dalla Porta, Stefano “Cocco” Cantini e Massimo Manzi, con i quali ha suonato in diversi jazz club e festival italiani. Nel 2008 è uscito l’album Afrocentradelic con Gianluca Petrella e Francesco Bearzatti.
Ha all’attivo oltre 50 dischi come sideman e 2 come leader/compositore.

Nell’ottobre 2012 è pianista/organista dei concerti di Adriano Celentano all’Arena di Verona, che sono stati trasmessi in diretta su Mediaset e da cui è stato prodotto un DVD.
Nel 2018 suona nella Caribbean Blues Cruise di Joe Bonamassa, che ripeterà nell’estate del 21 in Grecia.

Suonare con GROOVE, michele papadia

Negli ultimi 20 anni ha partecipato come session man ai maggiori festival jazz, blues e rock europei, americani e asiatici. Ha collaborato in ambito jazzistico con Gianluca Petrella, Roberto Gatto, Francesco Bearzatti, Paolino Dalla Porta, Fabrizio Bosso, Dave Liebman, Dario Deidda, Ares Tavolazzi, Rosario Giuliani, JD Allen e molti altri.

Nel panorama rock, blues e soul, ha collaborato con Robben Ford, Joe Bonamassa, Irma Thomas, John Mayall, Ana Popovic, Rudy Rotta, Brian Auger, Sugar Blue, Peter Green, Susan Tedeschi, Koko Taylor, Allen Hinds, oltre a molti altri.
In ambito pop con Jovanotti, Celentano, Gabriella Ferri, Noemi, Patti Austin, Patty Pravo, Dolcenera, Irene Grandi, Anna Oxa, J-Ax, Nina Zilli, Max Pezzali, Karima, Phil Palmer, Serena Brancale.

È direttore e arrangiatore della Soul Train R- Evolution Orchestra, formazione nata all’interno del Saint Louis College Of Music di Roma, spesso con ospiti tra cui Fabrizio Bosso e Serena Brancale.

Accanto all’intensa attività concertistica, è attivo in campo didattico tenendo masterclass e seminari di pianoforte e tastiere (Organo Hammond, Synth, Clavinet) nell’ambito della musica afroamericana e della sua influenza nella musica contemporanea, colta e improvvisata, in numerose istituzioni, non solo musicali, italiane e straniere.