Sempre in più concerti, si vedono lattine di energy drink di varie marche sul palco. Perfino il musicista amatore, magari dopo aver smontato e caricato la macchina, prima di affrontare il viaggio di ritorno a casa, se ne beve uno giusto per restare sveglio.
Le bevande energetiche sono ormai da anni uno dei capisaldi dell’integrazione sportiva.
In questo articolo parleremo dei componenti alla base di queste bevande, cercheremo di capire se realmente funzionano e capiremo anche come prepararcele da soli.
I principi attivi alla base delle bevande energetiche sono diversi, alcuni più diffusi ed utilizzati, altri meno. Vediamo quelli che sono i principali:
Acqua
L’acqua è ovviamente la cosa più importante. Il suo quantitativo però non deve essere visto solo come funzionale a diluire i vari ingredienti ma si deve identificare un vero e proprio quantitativo da raggiungere. Più si suda, più si deve bere. In media, si può stabilire un range di 0,6-1,2lt per ogni ora di attività fisica.
Carboidrati
Sono la base di queste bevande. Il loro utilizzo permette di fornire il substrato energetico per eccellenza. Questo sia per il muscolo, sia per il cervello. Unica problematica riguarda la loro concentrazione. Questo sia da un punto di vista di osmolarità (che va ad influire sulla capacità di digestione della bevanda), sia di quantitativo calorico (che potrebbe portare degli sbalzi glicemici pericolosi). Quest’ultimo fattore è particolarmente problematico quando la bevanda viene assunta per fini di studio o comunque in contesti estranei all’attività sportiva.
Caffeina
Un supplemento che viene molto utilizzato è la caffeina. Questa può rivelare un’utilità per mantenere lucidità e una buona prestazione durante tutta la durata della performance (o dello studio). In questo caso si consiglia di assumere tra i 200 e i 500mg di caffeina.
Sali
Il contenuto di sali minerali è fondamentale per mantenere un giusto equilibrio idrico salino. Ripetiamo infatti che bere tanta acqua, quando non è controbilanciata da un giusto apporto di sali, può portare ad uno squilibrio che si riflette in un’inefficienza della performance. Un giusto apporto di sodio, magnesio, potassio e calcio quindi, deve essere proporzionato al quantitativo di acqua.
Taurina
In molti energy drink troviamo questo aminoacido che è importante per l’organismo per la sintesi di ossido nitrico, un potente vasodilatatore. Nello sport la taurina sembra stimolare l’efficienza e la contrattilità cardiaca aumentando l’apporto di sangue.
Un utilizzo cronico ed un eccesso di questo aminoacido possono provocare ipertensione e problemi gastrointestinali.
Normalmente viene consigliato di integrarle durante attività fisiche superiori ad 1 ora ma, quando particolarmente intense, possiamo integrare anche con attività più brevi.
In generale, possiamo dire che le bevande energetiche offrono comunque dei vantaggi per non avere dei cali di performance. Gli energy drink in commercio però, hanno dei lati negativi come i troppi zuccheri, i conservanti e gli additivi (certi infatti hanno un sapore di medicina).
Molte volte poi, le sostanze che dovrebbero servire realmente alla funzione energetica, sono in quantità minori rispetto ad altre sostanze stimolanti.
Possiamo piuttosto, optare per crearci da soli bevande energetiche che almeno sappiamo essere realmente funzionali.
- Possiamo utilizzare una ricetta piuttosto semplice:
- 1 litro di acqua
- Zucchero oppure maltodestine (25-40 grammi)
- Sale da cucina (1 grammo per ogni litro di acqua)
- Magnesio (1-2 grammi)
- Potassio (2 grammi)
In alternativa, possiamo bere un caffè (meglio se americano, visto cha ha più acqua) prima o durante un concerto.
Meglio comunque assumere bevande energetiche prima e durante l’attività e non dopo. Se avete paura di addormentarvi durante il ritorno a casa, bevetevi un caffè oppure, se siete sedentari, cominciate ad allenarvi! L’attività fisica produce ormoni che saranno sempre in circolo che vi aiuteranno ad essere meno stanchi e più reattivi.
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