La Allen & Heath esiste sin dal 1969, realizzando mixer costruiti a mano per band che hanno poi fatto la storia come Genesis, The Who e Pink Floyd, per i quali fu costruito il MOD1, mixer quadrifonico usato da Alan Parsons per la registrazione su 24 tracce e che potete vedere in alcune scene del celeberrimo “Live at Pompei”, frutto delle geniali menti del regista Adrian Maben e di Steve O’Rourke, manager dei Pink Floyd dal 1968 (post-Syd Barrett) fino alla sua morte (alle sue esequie David Gilmour, Richard Wright e Nick Mason si esibirono insieme in pubblico suonando “Fat Old Sun” e “The Great Gig in the Sky”, con Dick Parry al sassofono).
Ricordo il mio primo A&H degli anni ’70: tutto nero comprese le manopole e con sottili serigrafie bianche, per trovare un controllo in condizioni di scarsa luminosità era necessario contare i pomellini: gain, alti, medi, bassi, monitor, aux, pan… che per fortuna erano pochi!
La storia di questa azienda annovera diverse pietre miliari per l’industria audio, come la realizzazione dei primi mixer modulari, il primo mixer compatto 6:2 chiamato Mini Mixer, mentre il Syncron è stato il primo ad utilizzare amplificatori operazionali ed il CMC è stato il primo ad usare funzioni MIDI da microprocessore; infine, il GL2 è stato il primo mixer compatto dotato di un numero tale di mandate aux da poter essere usato come FOH e stage mixer.
La caratteristica vincente di A&H è stato il British Sound, quel suono tipico dato dalle essenziali ma ben suonanti elettroniche analogiche britanniche, che hanno creato un mito che tuttora è ricercato da fonici di tutto il mondo.
Con tutti questi presupposti A&H è entrata nell’interesse del gruppo più grande del settore audio: infatti, nel 1991 Harman International acquisì Allen & Heath, portando il fatturato a decuplicarsi nel 2001 quando ci fu un management buyout della società con investimenti provenienti da 3i e Bank of Scotland. Dal giugno 2013 Allen & Heath è nel portfolio della società di private equity Electra Partners.
La produzione attuale comprende i mixer digitali delle serie GLD, Dlive, QU, iLive, il controller per mixer digitali ME, i mixer analogici GL, GS, MIXWIZARD, ZED, PA, XB, i registratori ICE, i mixer da DJ XONE, matrici e mixer per installazioni fisse e PA IDR e GR. Data la variegata utenza, per una maggiore penetrazione nel mercato italiano la distribuzione è stata divisa in due fasce: GLD, Dlive, ed iLive sono affidati ad Exhibo, mentre gli le altre serie sono affidate ad Eko Music Group.Il dLive (Design For Live) è stato progettato per realizzare un sistema di mix definitivo, con enorme capacità di elaborazione e flessibilità per gestire le più esigenti situazioni dal vivo, dando allo stesso tempo al fonico gli strumenti intuitivi per il controllo di tutta la potenza a portata di mano e potersi concentrare sulla qualità del missaggio, senza doversi interessare alla complessa tecnologia data dai flussi di molti ingressi ed uscite. Ecco alcune delle caratteristiche che rendono dLive adatto per applicazioni che spaziano dai tour e festival più rigorosi alle installazioni in location dedicate alla musica dal vivo:
- architettura ultra-flessibile
- potente core di elaborazione FPGA
- serie completa di espansioni
- opzioni di controllo e di rete
- interfaccia utente intuitiva Harmony con controllo gestuale
- struttura composta dalla superficie di controllo e MixRack separati.
Il cuore del dLive è il MixRack, disponibile in tre formati (DM32, DM48 e DM64), con tre diverse superfici di controllo da abbinare. Tutti i MixRack e le superfici di controllo sono compatibili e hanno in comune configurazione, setup e show file. I MixRack inoltre contengono lo stesso processore, sperimentato dal team R&D Allen & Heath con la tecnologia FPGA di nuova generazione.
“È un sistema di mixing all’avanguardia, con tutti gli strumenti di elaborazione e la potenza che gli ingegneri più esigenti si aspettano, e con la flessibilità e la connettività di rete adatte a soddisfare qualsiasi utilizzazione. Il tutto abbinato ad un’interfaccia utente estremamente intuitiva che crediamo essere il workflow più veloce del settore“, dice Nicola Beretta, senior product manager di Allen & Heath. “dLive è adatto in egual misura per installazioni fisse, come per esempio un teatro, o per festival e tour“.Per ulteriori informazioni vi invitiamo a consultare la pagina ufficiale del dLive ed il sito del distributore italiano Exhibo.
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