In questi giorni è stato pubblicato il ricco programma della 141a convention AES intitolata “Broadcast & Streaming Media” che si terrà a Los Angeles dal 29 settembre al 2 ottobre, coordinato dallo specialista del broadcast David Bialik, Senior Stream Engineer della CBS. Chi meglio di lui avrebbe potuto organizzare le sessioni focalizzate sui nuovi sviluppi delle tematiche dell’audio per emittenza e streaming?
David, come decanta il suo CV, ha iniziato ad occuparsi di emittenza 23 anni fa presso WAMU-FM, emittente creata nel 1954 da studenti e laureati dell’American University per passare a diversi ruoli chiave nelle più importanti emittenti statunitensi, approdando alla CBS 5 anni fa.
La sessione iniziale si occuperà di “Immersive Audio“, ossia sistemi di riproduzione audio “immersivi” (quelli che circondano totalmente l’ascoltatore come audio 3D e audio da oggetti, come il Dolby Atmos) focalizzando su: cosa devono fare gli studi esistenti per dotarsi, aggiornarsi e prepararsi per il futuro per produzione, trasmissione e streaming?
Quali problemi creativi e/o tecnici differenziano le prestazioni dei diffusori tradizionali dall’ascolto con cuffie/auricolari?
Quali problemi di loudness devono essere affrontati, ad esempio, per rumore e tranquillità, reattività della sala interna, parlato verso musica, riflessione ed assorbimento?
Il moderatore sarà John Storyk e parteciperanno i fonici Robert Margouleff e Matt Marrin (entrambi vincitori di Grammy) e dal progettista di studi Chris Pelonis. La seconda sessione si occuperà di affaticamento nell’ascolto e vedrà la partecipazione degli europei Thomas Lund della Genelec e di Thomas Sporer del Fraunhofer Institute for Digital Media Technology. Altre sessioni interessanti che riguardano tutti gli ascoltatori sono quella dedicata all’audio per il video ad alta definizione 4k e 8k, tecnologie che hanno visto decuplicare gli apparecchi nell’ultimo anno.
In Giappone e negli USA sono realizzate trasmissioni di questo tipo sia via cavo che via etere, incluse le recenti Olimpiadi ed il Super Bowl 50, quindi un audio “immersivo” è altamente auspicabile per migliore la percezione complessiva dello spettatore.
Altra sessione che interessa tutti è quella dedicata alle considerazioni sul podcast, un’opportunità entusiasmante per gli operatori dell’audio sia perché gli ascoltatori aumentano ogni anno e perché stanno sorgendo aziende dedicate esclusivamente alla produzione di Podcast.
Di conseguenza i tradizionali ruoli dell’emittenza (fonico, sound designer e produttore) stanno mutando e si stanno contaminando, quindi i fonici devono trovare il modo di posizionarsi come una risorsa preziosa.
La sperimentazione è dilagante e non vi è più possibilità che mai per la creazione di suoni accattivanti, ma il nostro pubblico ascolta in ambienti critici!
Per l’ennesima volta l’AES, i suoi responsabili ed i suoi soci dimostrano una grande sensibilità verso problematiche nascenti e cercano il modo di affrontarle seriamente tramite il confronto fra esperti del settore.
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