Peter Watts me l’aveva anticipato confidenzialmente e nel sito QSC era sibillinamente insinuato, ma ora è arrivato: TouchMix-30 Pro, che non è semplicemente il fratello maggiore di TouchMix-16 e 8, ma un banco che vuole imporre un nuovo standard tra i mixer digitali compatti, anche se ha caratteristiche e funzioni tali da soddisfare il professionista più esigente, grazie al suo flusso di lavoro intuitivo che offre ottimi risultati, in modo rapido e semplice.
Innanzitutto le dimensioni non sono più ultra-compatte, seppur i suoi 46x43x19cm e i circa 8kg di peso non rappresentano certo un problema per il trasporto e l’utilizzazione, ma queste misure consentono di accogliere armonicamente il display da 10″, contro i 6.1″ dei predecessori.
Ovviamente questo display multi-touch offre più informazioni, fornisce maggiori possibilità di controllo ed ospita due RTA (analizzatori in tempo reale) che offrono una vista istantanea del bilanciamento tonale del canale e la risposta dell’ambiente.
Il pannello posteriore è ordinatissimo, fornendo un approccio intuitivo al massimo sia per i suoi 24 ingressi XLR (mic/linea) che sovrastano le 14 uscite Aux, le Master, le due Monitor e l’ingresso per il microfono di talkback (tutte connessioni XLR), le tre coppie di ingressi stereo bilanciati, l’uscita cuffia e le aux 11/12 e 13/14, tendenzialmente quelle per gli IEM, doppiate (jack da 6,35mm), oltre le connessioni USB, rete ed alimentazione.
Il pannello di controllo ricalca quasi totalmente quello dei suoi fratelli minori, naturalmente con più controlli analogici di Gain, con un utile ingresso stereo “volante” per gli ingressi 25/26 ed un’indispensabile uscita cuffia.
Un’importante differenza rispetto ai suoi predecessori è che il TouchMix-30 Pro adotta 24 preamplificatori microfonici in classe A ottenendo un suono decisamente superiore, studio-quality come decantato nella sua pagina. Molto interessanti le opzioni per la registrazione, infatti il TouchMix-30 Pro può essere collegato direttamente ad una memoria per registrare e riprodurre 32 tracce 24/48 o, collegato ad un Mac®, essere usato come scheda audio per i software di registrazione più diffusi.
Sicuramente sarà apprezzato da professionisti della produzione, musicisti e band, nonché per concerti e spettacoli dal vivo, non solamente per la versatilità dei suoi 32 ingressi e 16 uscite ma anche per i Wizard Anti-Feedback e Room Tuning che semplificano complesse operazioni di equalizzazione, mentre il routing è semplificato dalla matrice “Touch-and-route” che consente una facile duplicazione e riorganizzazione degli ingressi.
Le equalizzazioni sono molto versatili infatti, oltre alla “classica” EQ degli ingressi dei Touch-Mix, gli 8 sottogruppi possono essere accoppiati in stereo, con EQ a 6 bande totalmente parametrico, filtri passa-basso e passa-alto variabili e limitatore e tutte le uscite sono dotate di equalizzatore grafico ad 1/3 di ottava, EQ a 6 bande parametrico oltre limitatori, delay e 12 bande di filtri notch.
Ma non finisce qui perché per facilitare il lavoro ed il mix in una location nuova, sono presenti oltre 120 preset dal vivo di strumenti, microfoni ed altre fonti audio.
Infine sei processori di effetti stereo oltre correzione dell’intonazione offrono elaborazioni di qualità da studio, senza dover sacrificare mandate Aux o canali aggiuntivi.
Il prezzo intorno ai 2000€, renderà sicuramente il TouchMix-30 Pro uno dei player più agguerriti nella sua fascia di prezzo… ma anche un’alternativa “ben suonante” a mixer più costosi!
I prodotti QSC sono distribuiti da Exhibo.
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