Adamson S10, ne parlano tutti bene, ma come avremmo potuto avere una conferma diretta di queste impressioni di ascolto (e utilizzazione)?
Come avrete letto nei miei articoli, mi fido di quanto affermano fonici e professionisti di alto livello, ma mi riservo sempre di fare un riscontro personale di ciò, anche perché avevo ascoltato per la prima volta l’Adamson S10 durante l’edizione 2016 del MIR, ma avevo notato limiti legati ai locali (per chiarezza: apprezzo lo sforzo degli organizzatori per fare l’unica fiera italiana del settore e trovare una sede dove poter ascoltare impianti diversi in condizioni omogenee).
Quindi ho preso la palla al balzo quando mi è arrivato l’invito di passare una giornata, incredibilmente calda in Emilia per Marzo, nello splendido (e ottimo culinariamente parlando) scenario dell’agriturismo San Giuseppe di Gattatico dove dopo due giornate super/tecniche dedicate esclusivamente ai proprietari di Adamson S10, ci ha accolto con l’imbattibile calore emiliano il dinamicissimo staff di Audio Sales, capitanato da Stefano Rocchi ed efficacemente coadiuvato da Davide Lanzi e Alice Curti.
Abbiamo avuto modo di ascoltare l’impianto in un’ottima situazione live con Davide Linzi come fonico di sala (FoH) e Senio Corbini come fonico di palco per il concerto del bel gruppo rock Rudyscave che poco ha da invidiare come compattezza e potenza di suono a rinomate band d’oltre-manica e oltre-atlantico, come apprezzato anche da Jochen Sommer che era visibilmente coinvolto dalla loro carica emozionale rock!
Ho raccolto alcune dichiarazioni dei protagonisti principali di questo evento, quali Jasper Ravesteijn European Sales Manager di Adamson “This demo event shows that Audiosales, as our newer Italian distributor, is making all the right moves to become very successful with our products. It was well organised as a real live outdoor location. The serious interest from the many audio professionals that showed up and the positive feedback they offered prooves that the demo was highly appreciated and good“.
Jochen Sommer, Director of European Operations di Adamson “The PA, the band, the mix, even the weather, it all came together perfectly and made for a great demo that was very well received by everyone who attended. Thank you to everyone who helped making it such a successful event!“
Davide Linzi – Fonico FOH “Il test del Adamson S10 e’ stato estremamente interessante. Non solo il poter provare a mixare una band live con l’S6L per poter capire veramente le qualità timbriche e dinamiche del PA ma anche potersi interfacciare con il preparatissimo staff di Adamson, Jochen e Jasper. Cio’ che mi ha piacevolmente colpito, memore anche di una gran bella esperienza con il fratellone grande Energia, è l’estrema potenza e linearità del sistema: in campo aperto, pur essendo l’S10 un impianto compatto di dimensioni contenute, effettuato un corretto puntamento ed allineato, non ha richiesto nessun tipo di intervento di eq o correzione“.
Entrando nello specifico “Ho creato un layer sul banco dove avevo tutti gli input dal palco, i miei gruppi relativi con i quali comprimo ed equalizzo piu’ elementi del mix, una parallel compression su tutta la batteria, un gruppo di solo chitarra (adoperato per riportare al centro l’immagine del chitarrista solista che nel mix stava pannato a right e per dare ovviamente un boost al guitar solo), le voci, dove la main non va diretta al master out ma in gruppo assieme agli effetti relativi dove con un compressore in front posso dosare l’intervento della compressione a seconda delle dinamiche dei brani, direttamente coi fader; infine tutti gli effetti: un NON Linear e un Plate sui fusti, una hall sulla voce e un tap delay che aprivo a piacimento grazie ad un fader di send channel verso il delay. Non ho esagerato con i plugin ma ho prevalentemente usato la channestrip del banco per eq comp o gate per essere più immediato (tanto suonano benissimo!).
Gli unici plug per me ormai fondamentali, sono stati gli SPL transient designer sulla batteria, il pro subharmonic sul basso e gli effetti per i quali ho sperimentato il riverbero Sony Oxford Reverb prestatomi gentilmente da Senio che spero di riutilizzare al prossimo tour di Francesco Renga: davvero molto interessante! Ultimo plug che sto studiando e sto usando spessissimo e’ l’eq MS brainworks V3 sul master, per pulire gli estremi dell’immagine stereo e focalizzare quello che mi serve sulla parte centrale dell’ascolto. Rispetto alla scheda tecnica (nella cartella) ho solo aggiunto un sE Electronics V7 che ho trovato ottimo, praticamente senza nessuna EQ(!) per la voce Gianmaria Vannoni.
Infine per la band parla Davide De Tommaso, bassista e portavoce Rudyscave “Che dire, siamo stati benissimo, la vostra ospitalità e professionalità ci ha messo nelle condizioni ideali per poter suonare al meglio e siamo felici che il risultato sia stato di vostro gradimento.. i suoni sul palco erano perfetti, non abbiamo avuto nessun tipo di difficoltà e l’S10 fa paura!“
Effettivamente l’impianto rispondeva benissimo anche oltre i 60 metri di gittata che loro dichiarano perché non c’era nessuna perdita di dettaglio sonoro nonostante l’inevitabile assorbimento delle frequenze superiori da parte delle molecole d’aria.
Per chiarezza e corretta informazione l’impianto era basato su due mixer AVID S6L (24D con Engine E6L-192 e doppia scheda AVB sul palco – 32D con Engine E6L-192 e doppia scheda AVB in sala) 1 Stage 64 per gli I/O connesso in un unico anello AVB in modo tale da sfruttare l’I/O Sharing con compensazione automatica del guadagno, ossia se il fonico di palco abbassa il guadagno di 3dB il guadagno al mixer di sala aumenta automaticamente di 3dB. Dalla postazione FOH il segnale usciva in AES/EBU entrava in un Lake Lm44 ed era indirizzato tramite Dante agli amplificatori Lab.Gruppen PLM+ 12k44 del PA, costituito da 12 moduli S10 per parte e 16 sub da 19″ S119.
Il segnale dalla console di palco usciva in analogico ed entrava su due LabGruppen PLM+ 20k44 per pilotare i monitor 3 M12 e 4 M15.
I frontfill erano due Point12P , pilotati da un 12k44. Grazie alla richiesta di uno dei fonici presenti ne abbiamo potuto ascoltare la potente emissione e la grande timbrica anche dal gazebo del mix di sala, a oltre 20 metri di distanza!
Termino con la mia esperienza personale perché, da buon Santommaso, sono andato anche a rompere le scatole al buon Senio per ascoltare il monitoraggio di palco e la risposta degli Adamson e… che dire? Tutto molto potente ma anche molto dettagliato, un investimento da prendere seriamente in considerazione, come ha fatto il mio amico (ora meno virtuale!) Giovanni Rosati di AudioExtreme che si è già convertito ad Adamson come Stefano Corrias di Pro Music srl.
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