Oggi al banco prova il Roland Go:Mixer Pro, la nuova interfaccia di casa nipponica pronta ad aiutarci in situazione di portabilità.
Veniamo rapidamente alle possibilità di interfacciamento: abbiamo fino a 9 input disponibili (compreso ingresso dedicato per chitarra, uno per microfono con phantom), un’uscita monitor a cui collegare le nostre cuffie/monitor e la porta usb per il collegamento con il dispositivo.
Dalla casa madre il dispositivo è pubblicizzato per essere compatibile con sistemi Apple iOS (iPhone ed iPad) ed Android (dispositivi che supportano la modalità OTG).
La cosa negativa è che con il mio One Plus 6 (uno smartphone android di fascia alta, con cui controllo stampanti, hard disk enormi, qualsiasi dispositivo usb, supportando ovviamente la modalità richiesta) il dispositivo non viene riconosciuto. La cosa positiva è che, anche se non specificato, sono riuscito ad utilizzare la scheda sia con Macbook Pro (su Mojave) che con un PC fisso (su Windows 10).
Veniamo alla mobilità, che è l’utilizzo per cui il Go:Mixer Pro è stato concepito.
Nella scocca del prodotta c’è un vano inclinato che funge da stand per lo smartphone, comodo. Nel posteriore c’è la connessione USB e si realizza subito un cablaggio pulito e uno stand comodo (sebbene avrei pensato ad uno stand ruotabile, inclinabile, proprio perché in mobilità non è detto che si riesca a trovare una posizione comoda sia per il posizionamento dell’interfaccia che dell’inquadratura).
Testo in primis la connessione con un iPad: istantanea, sia al momento dell’accensione della videocamera (fotocamera in modalità video) – che in questo modo catturerà il video con l’audio dell’interfaccia Roland – che all’apertura di un’App di registrazione (Cubasis o Garage Band).
La qualità è ottima per un prodotto così tascabile, il segnale è chiaro, robusto e c’è assenza totale di rumori. Testo le diverse uscite e non ci sono problemi.
Ho notato che l’ingresso dedicato a chitarre e bassi risente un po’ di strumenti con output basso, per esempio con una delle mie Stratocaster vintage (che escono a circa 6 ohm): ho dovuto spingere il preamplificatore (con il knob dedicato) fino a tre quarti della corsa. Il suono comunque non ne ha risentito, è puramente una questione tecnica e, se vogliamo, visiva.
Passo alla connessione al Macbook Pro dove, come per il PC, l’interfaccia viene riconosciuta perfettamente ma solo come 2in/2out. Ottima feature comunque, considerando che non è neanche scritto nel manuale!
Faccio qualche take di registrazione con Cubase 10, Logic Pro X ed Ableton 10 e non ho alcun problema. I driver sono stabili e tutto funziona perfettamente.
In conclusione la Roland Go:Mixer Pro è un’interfaccia pensata per lo youtuber, il blogger, i content creator, che in pochi grammi di peso racchiude tante comode funzioni ed una buona qualità.
Non ci si aspettino prestazioni da studio, ma ricordiamoci che parliamo di un’altra destinazione d’uso e di una fascia di prezzo decisamente diversa.
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