Ecco il test su uno dei radiomicrofoni Sennheiser della serie wireless G4, che è stato progettato tenendo in mente parole chiave quali estrema semplificazione nell’uso, enorme affidabilità e versatilità totale.
Effettivamente, già aprendo la scatola dell’ew100G 4 S con capsula 845 abbiamo un’idea immediata di cosa abbiamo acquistato e di come assemblarlo: in primo piano appaiono il radiomicrofono e la capsula (quasi ad invogliarci a collezionarle tutte… io sono fra quanti affermano “una voce, un microfono” quindi…) poi il supporto da asta, il ricevitore e una serie di accessori inclusi gli utili adattatori per presa di corrente che consentono di usare questo prodotto in tutto il mondo senza impazzire con adattatori rimediati e soggetti alle conseguenze dell’inaffidabilità meccanica.
Ma non è finita qui perchè sotto il suddetto ripiano in cartone che contiene tutte le altre parti c’è una scatolina con il trasformatore universale e una serie di alette per il montaggio a rack; insomma, il package è veramente completo per l’uso anche in ambito pro.
Per rendere la nostra simulazione il più possibile realisticaabbiamo evitato di leggere la comoda guida rapida basata su disegni (temo che l’allergia alla parole scritte sia dilagata in tutto il mondo) o di scaricare il manuale e abbiamo lavorato cercando da soli tutte le diverse funzioni.
Assemblare il microfono è semplicissimo, quindi abbiamo inserito le 2 batterie da 1,5V (tipo AA) nell’apposito alloggiamento a prova di bomba con una bella serigrafia che evita qualsiasi errore di inserimento.
Nella parte inferiore del radiomicrofono c’è un bell’interruttore rosso per l’accensione, dopo averlo premuto per alcuni secondi si accende il display e il tastino MIC rosso (utile per l’attivazione e il mute, presente solo nella versione S) sotto la capsula… e siamo pronti per cantare!
Se abbiamo a disposizione almeno un minuto, possiamo passare a un approccio un po’ approfondito ma tuttavia rapido: infatti, notiamo che al momento dell’accensione si illumina immediatamente il display che mostra un ottimo indicatore di livello, la frequenza, l’icona di antenna (è possibile disattivare temporaneamente il segnale RF quando il microfono è acceso, ciò è utile per risparmiare batteria o se si desidera preparare un microfono da utilizzare senza interferire con l’attuale setup), il nome (offre tre possibili indicazioni standard: frequenza/nome, canale/frequenza e nome/canale oltre la possibilità di memorizzazione personalizzata), l’icona di blocco, la P del tono pilota, il MUTE e l’indicatore di carica della batteria.
Premendo e ruotando il piccolo encoder incassato si accede a tutte le “pagine” delle regolazioni disponibili: Sensitivity, Frequency Preset, Name, Auto Lock, Advanced ed Exit.
Premendo Advanced entriamo in regolazioni più specifiche: Tune, Mute Mode, Pilot Tone, LCD Contrast, Reset, Software Revision ed Exit che ci riporta alla pagina principale. Ovviamente dopo circa 20 secondi il display si spegne per non creare una situazione di luminosità che potrebbe essere controproducente su palco!
Anche il ricevitore è intuitivo grazie al display che si legge benissimo in tutti i possibili contesti utilizzativi. Questo mostra il livello RF, inclusa le regolazione dello squelch (tre puntini per Lo, Mid e High) il livello audio, banco e canale attuale, nome, frequenza, tono Pilota, MUTE e blocco. L’elegante pannello anteriore è completato dai tastini “su”, “giù”, SET ed ESC per il menu, SYNC e accensione.
Il pannello posteriore presenta da sinistra il fermacavo e la presa dell’alimentatore, connessioni XLR (bilanciata) e jack da 6,25mm (sbilanciata) le due prese RJ10 per i dati e due BNC per le antenne (che possono essere cablate anteriormente in formato rack 19″).
Entrando nelle pagine di programmazione troviamo tutte le funzioni standard e i menu specifici Easy Setup e Advanced Menu. Il primo consente, con l’efficiente ed intuitiva funzione Scan New List, di scansionare le frequenze inutilizzate secondo le diverse bande, per creare una rete, tramite connettori RJ10 (in ogni scatola c’è un cavetto specifico in dotazione), per usare più unità in un solo contesto.
In modo automatico c’è la possibilità di usare fino a 12 ricevitori e fino a 20 in modo manuale, tramite la funzione Tune del menu Advanced. Altra peculiarità di questo menù è il Guitar Tuner oltre ai classici tono Pilota, contrasto dell’LCD e Reset.
Per la nostra utilizzazione dal vivo non abbiamo avuto problemi sulla frequenza impostata e siamo entrati solamente nella pagina di Mute Mode per evitare che in qualsiasi passaggio di mano – c’erano persone di tutte le età e spesso con poca confidenza con i radiomicrofoni – fosse premuto accidentalmente il tastino MIC e fosse spento al volo il microfono…
Possiamo dire di aver riscontrato un ottimo comportamento sia sonico della capsula 845 che di ricetrasmissione infatti il microfono, anche grazie ai 30mW di potenza, non ha sganciato minimamente nonostante ci fossimo spinti oltre 30 metri in linea d’aria e con muri in mezzo, perché eravamo in un teatro e siamo arrivati fino ai mezzanini del piano superiore.
Una sintesi rapida: abbiamo ottenuto un ottimo risultato lavorando meno di 2 minuti fra assemblaggio e modifiche del menu, se avessimo dovuto eseguire il sync avremmo impiegato solo un paio di minuti in più.
Infatti basta richiamare il menu Easy Setup, selezionare Scan New List e premere SET. A questo punto appare l’elenco delle frequenze libere per tutti i banchi disponibili, che potete scegliere premendo “su” e/o “giù” e SET per confermare la scelta, quindi di nuovo “su” e/o “giù” per scegliere la frequenza desiderata e premere SYNC per sintonizzare la frequenza scelta.
Lavorandoci 1 ora si può configurare in piena autonomia un sistema multicanale che risponde alle esigenze professionali di utilizzazioni impegnative.
In questa serie 100 le premesse e le promesse dei progettisti sono state rispettate al 100% con una spesa interessante per quanti trovassero le serie 300 e 500 fuori dal loro budget.
I prodotti Sennheiser sono distribuiti in Italia da Exhibo.
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