Di’Anno, il cui vero nome era Paul Andrews, si è spento all’età di 66 anni nella sua casa di Salisbury, lasciando dietro di sé un ricordo indelebile per i fan dell’Heavy Metal.
Gli inizi e l’esplosione con gli Iron Maiden
Nato il 17 maggio 1958 a Chingford, nell’est di Londra, Di’Anno è diventato famoso quando, nel 1978, si unì agli Iron Maiden, una delle band più influenti del movimento heavy metal britannico.
La sua voce unica e aggressiva ha contribuito a rendere i primi due album della band, “Iron Maiden” (1980) e “Killers” (1981), dei classici del genere.
Dopo l’uscita dagli Iron Maiden, Di’Anno ha intrapreso una carriera solista e ha fondato gruppi come Battlezone e Killers, mantenendo viva la sua passione per il metal e continuando a esibirsi per un pubblico affezionato.
Un guerriero del palco fino alla fine
Nonostante le sue condizioni di salute si fossero gravemente deteriorate negli ultimi anni, al punto da costringerlo su una sedia a rotelle, Di’Anno ha continuato a esibirsi con grande tenacia.
Tra il 2023 e il 2024, ha preso parte a oltre 100 concerti, dimostrando la sua dedizione verso i fan e verso la musica.
La sua battaglia contro il linfedema e i problemi alle ginocchia, che lo hanno costretto a sottoporsi a un delicato intervento in Croazia nel 2022, non hanno mai frenato la sua voglia di salire sul palco.
Nel dicembre 2022, Di’Anno ha registrato un album con il suo nuovo progetto, Warhorse, in collaborazione con i chitarristi Hrvoje Madiraca e Ante Pupačić. Il disco, uscito nel luglio 2024 sotto il nome di Paul Di’Anno’s Warhorse, rappresenta l’ultimo tassello di una carriera in cui l’artista ha saputo reinventarsi più volte, pur rimanendo fedele alle radici del metal britannico.
L’ultimo incontro con Bruce Dickinson
Negli ultimi mesi, Paul Di’Anno aveva anche avuto modo di incontrare il suo celebre successore negli Iron Maiden, Bruce Dickinson, durante un concerto a Zagabria.
L’incontro, avvenuto in un clima di grande cordialità, ha smentito le vecchie voci di una presunta rivalità tra i due cantanti.
Di’Anno aveva dichiarato più volte di non avere alcun rancore nei confronti di Dickinson, anzi, riconoscendo che “Bruce è un grande cantante” e che la sua voce, sebbene diversa, ha dato una direzione diversa e importante ai Maiden dopo il suo addio.
Un addio che lascia il segno
Di’Anno ci lascia proprio nel momento in cui stava raccogliendo i frutti di una carriera piena di alti e bassi.
Nel settembre 2024, era stato pubblicato il suo primo album retrospettivo, “The Book of the Beast”, una raccolta che racchiudeva i momenti salienti della sua carriera post-Iron Maiden, un vero tributo a un cantante che ha saputo conquistare e mantenere un posto di rilievo nella storia del metal.
Con la sua scomparsa, si chiude un capitolo importante della storia della musica heavy metal.
Cover Photo by Silvio Tanaka - Expansão Cultural - CC BY 4.0
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