D’altronde, in alcuni contesti come la didattica, questa fusione tecnologica è all’ordine del giorno, soprattutto in questo periodo è diventata praticamente una “normalità imposta”.
A pensarci bene, forse questo può essere un trampolino di lancio per provare a testare qualcosa di diverso in base alla situazione che stiamo vivendo.
Partiamo dalla domanda di fondo: è possibile fare un concerto online?
Con le attuali tecnologie è possibile fare un concerto dove da una parte è presente l’artista e dall’altra il pubblico, se invece i componenti della band sono divisi bisogna precisare che attualmente suonare in tempo reale online è ancora in buona parte un’utopia (anche se l’italiana ELK ha testato una jam online con il 5G con risultati molto interessanti ed è stato oggetto di discussione al NAMM 2020).
Purtroppo le latenze – nonché gli sbalzi di linea – sono un nemico troppo grande da affrontare ancora oggi, soprattutto se pensiamo alla musica d’insieme i cui gli accenti musicali si giocano nell’ambito di frammenti di secondo, quindi la soluzione è utile per cantanti, pianisti, o comunque chiunque riesca a organizzarsi da solo o con persone che possono stare con lui nello stesso ambiente (cosa che in questo momento è assai difficile visto che gli spostamenti sono quasi azzerati e siamo tutti o quasi tutti a casa).
Sono un’artista e voglio fare un concerto da solo online, posso guadagnarci?
Puoi guadagnarci, e le strade sono principalmente due:
- Un evento live con donazione spontanea attraverso il sistema di chat di Twitch o YouTube
- Un evento a pagamento su EventBrite
Se in tutti questi casi il guadagno è legale, ci sono comunque dei limiti imposti, per esempio su Twitch non potete fare cover di canzoni se non avete i diritti. È doveroso da parte del musicista dare un occhio alle policy dei siti, onde non incorrere in brutti quarti d’ora…
Di cosa necessito per poter fare il mio concerto?
Fondamentalmente bisogna avere a disposizione:
- Una scheda audio
- Un computer con una DAW – Digital Audio Workstation (Cubase, Audacity, Reaper, Studio One, ecc.)
- Un programma per lo streaming (Zoom, OBS)
- Una fotocamera o una webcam
La gestione dell’audio avviene direttamente sul vostro computer, per brevità mi permetto di collegare un articolo che ho scritto su Musicoff inerente appunto a cosa usare e come impostare un contenuto con un buon audio attraverso i software di streaming (in questo caso si parla di lezioni, ma è utile anche per vere e proprie performance).
Se si vuole usare Eventbrite per avere quindi un evento a pagamento e sotto invito, la stessa piattaforma mette a disposizione due guide interessanti su come collegarsi con Zoome su come impostare un proprio evento online.
Per i pagamenti?
Il pagamento avviene già tassato da parte di Eventbrite (in base a come gestite il costo del biglietto sul sito) o da parte di Twitch o di Youtube, a voi starà poi gestire la parte amministrativa personale con l’erario.
Esiste un’altra opzione che però non so fino a che punto sia consigliabile: Gigsync, che è una piattaforma indiana che permette una remunerazione dopo la prima mezz’ora di concerto.
Non è tantissimo, ma essendo un mondo del tutto nuovo e (probabilmente) ancora in via di sviluppo, non ci resta che “provare provare provare“, come dicevano in un divertente film italiano con Troisi e Benigni.
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