Il disco si intotola DNA, forse perché è l’immagine del codice genetico di Valter stesso, con tutte le influenze che compongono il suo stile, che affonda le radici nel rock inglese e americano ma anche nel jazz e nella fusion e, ovviamente, nel reggae data la sua vasta esperienza nel campo degli ultimi anni.
“DNA” dice Valter stesso “è una miscela di di tutto quello che musicalmente mi è passato addosso fino ad oggi, dal rock dei Police a quello dei Pink Floyd passando per le armonie di Pat Metheny fino alle esperienze degli ultimi 6 anni con Alborosie, sei anni di viaggi in giro per il mondo a contatto con molte culture diverse dalla mia.
Una di queste esperienze è quella avvenuta con una rappresentante della riserva indiana HOPI in Arizona che mi ha portato a scrivere “Lomasi” dedicato agli Hopi e più in generale agli indiani d’America.”
Le tracce dell’album sono 8, una scelta quindi molto misurata che ha portato su disco solo il materiale di cui Valter era intimamente convinto. Si passa da un’effervescente opening track in cui la chitarra di Vincenti gioca con il pan dx/sx, a un brano come “So You Think” in cui il riff chitarristico si fonde a un arrangiamento con suoni assai moderni.
La suddetta “Lomasi” mostra immediatamente un’ispirazione di stampo Gilmouriano, anche se poi i paesaggi si fanno desertici, Valter scatta una foto musicale dei panorami americani visti nei migliori film d’epoca.
Si passa quindi per il reggae di “Barrettology”, dedicata a Carl Barrett, e per quello di “Uncle Valta” e “Ambe”, in cui Valter riversa l’esperienza accumulata a contatto col suono della Giamaica. Chiudono l’album una decisamente moderna, quasi dance, “Whitout The Fight”, e la title track “DNA” che ci riporta su terreni acustici e delicati, un paio di minuti di intimità con l’artista.
Ecco la trackllist:
1 – Syncro
2 – So You Think
3 – Lomasi
4 – Barretology
5 – Uncle Valta
6 – Ambe
7 – Whitout The Fight
8 – DNA
“Tutto il lavoro l’ho realizzato” ci dice Valter “nello studio di One More Dub suonando tutti gli strumenti tranne le batterie che ho affidato a Matteo ‘Mammolo’ Mammoliti (Pino Daniele, Africa Unite, Giuliano Palma) per il brano “Syncro” e Giuseppe Coppola, batterista da molti anni di Gentleman e moltissimi altri artisti internazionali, che ha suonato nei brani ‘So you Think’, ‘Lomasi’, ‘Uncle Valta’ e ‘Ambe’.
Mentre il brano “Barrettology”, dedicato a Carlton Barrett storico batterista di Bob Marley, l’ho costruito su un take di una sua registrazione triggherata con suoni più attuali. I cori sono stati affidati a Benedetta Gelati corista sia in studio che live.
Del mix si è occupato Alessandro ‘Buraga’ Quadraccia mentre del mastering Fabrizio De Carolis (Reference Mastering)“
Il disco è già disponibile sulle varie piattaforme di streaming e digital download quali Spotify, Tidal, Apple Music, Deezer, Amazon Music, Google Play Music, ecc.
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