A volte la malattia si mette di traverso tra noi e i nostri sogni, ma la Musica può comunque aiutarci ad andare oltre le difficoltà realizzandoci in altro modo.
È il caso di Carlo Corazza, un tempo promessa del pianoforte che a causa di problemi di salute ha visto cambiare radicalmente i suoi progetti di carriera sui tasti bianchi e neri; cambiare, e non svanire, perchè oggi siamo qui a parlare del suo album.
Carlo era in procinto di iniziare un brillante percorso come musicista da camera con concerti già in programma in Italia e nel mondo, quando la diagnosi della malattia di Lyme sancì un brusco cambio di rotta, causato dall’insidiosa patologia che lo costrinse ad abbandonare l’attività concertistica per via delle pesanti ripercussioni fisiche.
Il richiamo della musica rimase tuttavia fortissimo anche durante la ricerca di terapie adeguate, spostando l’attenzione verso la composizione, percorso al quale l’artista ha donato tutta la sua abilità e la sua ispirazione; è in questo modo che è nato Dreamer’s Landscape.
Il panorama del sognatore è un concetto che si ricollega saldamente all’esperienza della malattia, nella quale il sogno diventa inevitabilmente una fonte di ispirazione importantissima nell’atto della creazione, nonchè stimolo fondamentale per chi vede riavvicinarsi in maniera graduale quelle condizioni di normalità tanto desiderate; ed è un’ironia della sorte che questo messaggio sia arrivato alle soglie di un’emergenza che ha condotto un’importante parte della popolazione in condizioni di privazione e di minaccia del tutto analoghe a quelle vissute da Carlo a causa della malattia.
Un disco di 13 tracce che si collocano da qualche parte tra il profondo background classico e le suggestioni da colonna sonora quello realizzato dall’artista restando fedele al suo mezzo di espressione prediletto: il pianoforte in Dreamer’s Landscape è voce narrante dei sogni in musica che hanno dato sostanza alle sensazioni scaturite da un’esperienza dura, arrivando infine a rappresentare l’emblema di una rinascita con la definitiva realizzazione del progetto.
Se da un lato c’è il rimpianto di aver visto sfumare la data del 29 febbraio, scelta come presentazione ufficiale dell’album e che avrebbe sancito il ritorno ai concerti dopo 8 anni di assenza (ma non abbiamo dubbi che non mancheranno le occasioni per recuperare), dall’altro il 2020 ha portato anche soddisfazioni con il successo del disco ai Global Music Awards, premi nei quali si è aggiudicato una medaglia d’argento.
La soddisfazione maggiore è però a nostro avviso quella di rappresentare un vero ambasciatore della potenza della Musica di fronte alle maggiori avversità, portando al tempo stesso il ruolo dell’artista in un contesto di speranza e di sostegno di fronte alla sofferenza della malattia; Carlo è infatti impegnato da anni al fianco dell’associazione Lyme Italia e Coinfezioni, dedicata alla prevenzione, alla diagnosi e al supporto nei confronti di chi ne è affetto.
Un animo creativo può far nascere suggestioni artistiche persino dalla sofferenza: quando poi tutto questo si concretizza in una forma tangibile, che rappresenti sia un riscatto personale che un’ispirazione per il prossimo, portando infine del bene a una causa importante, allora il paesaggio può davvero dirsi completo.
Questo è ciò che Carlo Corazza è riuscito a realizzare in Dreamer’s Landscape.
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