Si intitola Too Late l’album di esordio degli Illusion of Gravity, band torinese formatasi nel 2013 ma che soltanto in tempi più recenti ha concretizzato l’esigenza di un prodotto inedito, dopo il primo periodo dedicato con soddisfazione alla performance di cover di grandi artisti del genere: dagli storici e pressochè obbligati Pink Floyd e Genesis fino ai più moderni Porcupine Tree, passando per eccellenze nazionali come la PFM.
Punti di riferimento forti le cui caratteristiche si percepiscono chiaramente nel primo lavoro originale di questo quintetto composto da Federico Aluzzi (voce e chitarra ritmica), Alessandro Cascella (chitarra solista), Umberto Alberto (tastiere), Gabriele Zuddas (basso) e Davide Garofalo (batteria).
È dunque inevitabilmente prog il disco, e qualcuno potrebbe già intuirlo dalla durata delle singole tracce: ma non c’è rischio di annoiarsi perchè la musica si dimostra tutt’altro che pigra anche nei momenti più atmosferici, capace quindi di accontentare tanto i palati fini della vecchia scuola quanto quelli più moderni della generazione affine agli ambienti progressive metal.
Il livello produttivo si presenta all’altezza di un progetto musicale ambizioso, con un’accurata attenzione nei confronti della qualità dei suoni e della presenza di ogni strumento nel mix: non si percepisce mai un senso di competizione tra l’uno o l’altro, bensì una costante ricerca di armonia attraverso rispettose spaziature nei momenti di assolo (a tratti di abilità davvero notevole) e un ottimo bilanciamento generale del contributo di ciascuno dei bravissimi esecutori.
Con questo disco gli Illusion of Gravity dimostrano di aver appreso in maniera consapevole le lezioni impartite dai grandi ispiratori del progetto, come ad esempio l’importanza di rispettare i reciproci contributi individuali senza scadere nella facile emulazione o nel tecnicismo fine a sè stesso: questo accade quando dietro un progetto ci sono menti musicali mature e consapevoli, le quali direzionano in maniera spontanea i rispettivi sforzi verso il vero obiettivo, che è quello di fare musica di qualità ed emozionante.
Ed emoziona eccome Too Late, forse proprio perchè frutto di un gruppo capace dosare con grande equilibrio l’importante potenziale a disposizione, lasciando all’ascolto un sano sapore di realizzazione e di appagamento non sempre scontato in produzioni di questo livello tecnico.
Alla luce di queste ottime premesse facciamo agli Illusion of Gravity il nostro miglior “in bocca al lupo” per il proseguimento delle attività, augurandoci che questo album sia solo la prima pietra.
Bellissima recensione ampiamente meritata, da questo gruppo con bellissime ed uniche sonorità.
Grazie Antonio, sono felice che tu abbia apprezzato 🙂
Il gruppo merita assolutamente, è stato un piacere scriverne.
No vabbè i pezzi sono fantastici, il suono delle tastiere è incredibile mi ha riproiettato dritto negli 80 ! Dio solo sa se c’è bisogno di band simili in Italia.
Caro Giorgio,
sono assolutamente d’accordo sul bisogno di contesti del genere nel nostro panorama musicale 🙂
Bella scoperta, grazie Mattia!
È un piacere 💪