Un miliardo è una cifra smisurata a prescindere dal contesto, ma forse non esistono esagerazioni di sorta quando si parla dei Guns N’ Roses e di YouTube.
Il miliardo (ormai abbondantemente arrotondato) in questione è quello delle visualizzazioni sulla piattaforma del videoclip di “Sweet Child O’ Mine“, amato tormentone chitarristico estratto dal clamoroso esordio “Appetite for Destruction” del 1987.
Un risultato numericamente non nuovo per la band californiana, che già nel 2018 aveva tagliato il prestigioso traguardo con la storica clip dell’altrettanto celebre “November Rain“.
Ed entrambi i successi condividono un analogo riconoscimento, ovvero essere stati i primi video ad aver toccato il miliardo di views per il rispettivo decennio: quello di “November Rain” lo era stato per gli anni ’90, “Sweet Child O’ Mine” lo è per gli ’80.
E mentre la band festeggia sui vari canali social, possiamo vedere in tutto questo una piccola consolazione per i fan del “morto o moribondo” rock: siamo ancora ben lontani dai mostruosi riscontri di visualizzazione dei vari fenomeni alla Ed Sheeran e “Despacito”, ma se non altro questi risultati raccontano una realtà ben diversa da quella che vorrebbe la platea web del genere come ridotta a una ristretta cerchia di lamentosi nostalgici.
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