“Footloose” di Kenny Loggins è un brano a cui Massimo è molto legato per motivi personali e già anni fa lo aveva proposto in una cover solo chitarra.
Stavolta però ha deciso di andare ben oltre, mettendoci anche la voce! Si tratta di un’occasione unica, perchè non abbiamo sentito cantare Massimo molto spesso, tranne che ovviamente per alcuni cori sia il live che in studio.
Ebbene, visto che tutto ciò che fa, lo fa da professionista, prima di improvvisarsi al microfono ha seguito i consigli della moglie nonché eccezionale cantante nel loro acoustic duo di famiglia, Ross, che lo ha instradato nel miglior modo di interpretare il brano.
Come dice lo stesso Massimo: “Non sono un cantante sicuramente, sono un chitarrista… ma penso che anche se sei un vecchio professionista, puoi trovare il modo di gioire suonando, divertirti, senza pensare troppo… perchè la Musica, di per sé, contiene già tutto; perchè la Musica è tutto.“
Nel video Massimo ha utilizzato la sua acustica Eko Massimo Varini Signature. Gli abbiamo chiesto di più a proposito del setup utilizzato e ci ha risposto con eccezionale precisione e foto così da soddisfare tutta la curiosità di chi magari vorrà cimentarsi in simili imprese.
Per l’amplificazione della chitarra è stato utilizzato un Fishman Prefix Blend (piezo e mic) e un magnetico da buca Fishman Rare Earth Blend: 2 output entrano nell’Headway e si sommano.
Il segnale quindi entra nel mini mixer/switcher di Xotic e in parallelo sia nel Boss Super Octave che nel Compressore MXR da basso.
Da qui continua nel Crazy Tube Circuits Splash (reverb) e poi nel looper.
Nell’altro canale del looper entra il microfono, ma non avendo ingresso microfonico con Phantom power, prima entra in un Eventide MixingLink che è come un “coltellino svizzero”, qui viene preamplificato e viene usata la phantom 48V venendo dalla 9V.
Dopodiché si arriva al secondo canale del looper.
Fatto questo Massimo ha inviato tutto verso la DAW ProTools dove ha fatto il mix.
“Avrei voluto effettare anche maggiormente la voce ma nel microfono Neumann rientrava tanta chitarra” ci dice. “Ho messo, a partire dal secondo ritornello, anche un piccolo delay di apertura in stile ADT (automatic Double Track) con qualche ms su R e L, lasciando il centrale e mettendo uno spread in modo che le voci, seppure mono, fossero un po’ panpottate“.
Che dire, come al solito bravo Max! Stavolta non solo alla chitarra ma anche alla voce, che a noi sembra più che convincente. E poi, quando uno è preparato ma allo stesso tempo si diverte i risultati arrivano, e si vede!
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