James Brown fa ballare gli italiani? Incredibile ma sì…
Il video che possiamo apprezzare in copertina ci fa fare un salto all’indietro di ben mezzo secolo: si era nell’Aprile del 1971 e al Teatro delle Vittorie di Roma arrivava James Brown per quella che sarebbe stata la sua prima apparizione alla tv italiana.
A ospitarlo la trasmissione musicale “Teatro 10” e l’introduzione dell’allora conduttore Alberto Lupo non lasciava spazio a dubbi sullo spettacolo che stava per realizzarsi sul palco.
A guardare indietro di un cinquantennio si potrebbe pensare che l’accoglienza di un personaggio così carismatico ma eccentrico per la nostra cultura potesse destare poco interesse o peggio ancora qualche comportamento “poco illuminato” (solo tre anni prima la stampa nazionale era stata decisamente sprezzante con Jimi Hendrix).
Il pubblico invece gradì l’infuocata performance senza lesinare sull’entusiasmo, con tanto di standing ovation conclusiva; ed è bene precisare che il pubblico era giovanile, ma non nella sua interezza, ciò nonostante l’esibizione suscitò un indiscutibile successo.
La band di James Brown e la scaletta
L’idolo del Soul si presentò accompagnato da una delle prime incarnazioni dei J.B.’s, la favolosa band che avrebbe avuto al suo fianco durante il decennio successivo e che al tempo poteva contare tra gli altri su Bootsy Collins al basso, il di lui fratello “Catfish” Phelps alla chitarra e “Jabo” Starks alla batteria.
Niente male davvero la scalatte della performance, durata all’incirca un quarto d’ora ma di una densità emozionale con pochi pari.
Con “Give It Up or Turnit a Loose” ad agevolare l’ingresso, si andò direttamente al clou con la mortifera accoppiata “Get Up (I Feel like Being a) Sex Machine” e “It’s A Man’s Man’s Man’s World“; a concludere il set l’energia di “Soul Power” e “Get Up, Get Into It, Get Involved”, fino al commiato sulle note di “Sunny”.
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