Quando si discute su chi sia il “Re del Jazz” il campo si restringe a pochi, pochissimi nomi, e sicuramente quello che viene fatto più spesso, insieme a Duke Ellington, è quello del grande, grandissimo Louis Armstrong.
Nel 1968, Armstrong è in Italia ospite al Festival di Sanremo, ma è anche l’occasione per ospitarlo nella trasmissione “Quelli della Domenica”, con Paolo Villaggio. Ad accompagnarlo musicalmente c’è la Bovisa New Orleans Jazz Band.
Forse ai più giovani e ai meno esperti potrà sembrare più che altro un “siparietto” divertente quello di Armstrong, ma bisogna anche calarsi nei tempi e, soprattutto, il tutto è comunque impreziosito prima dalla sua voce così particolare e straordinaria e poi dalla sua magnifica tromba.
Armstrong verrà ingiustamente preso di mira da molti jazzisti di colore delle generazioni successive, per i suoi grandi sorrisi e l’apparente assuefarsi ai voleri del pubblico “bianco”. Ma questo pensiero sbaglia non prendendo in considerazione gli anni in cui Louis matura artisticamente, gli stessi in cui attori bianchi si tingevano la faccia di nero per imitare ironicamente i neri e i neri creavano altrettanti “siparietti”, appunto, in cui… imitavano i bianchi che imitavano i neri…
Il Re passò dall’Italia quindi e ci perdonerete la foto di copertina un po’ ironica (neanche troppo considerando il suo reale amore per gli spaghetti), ma siamo sicuri che Armstrong stesso avrebbe risposto con un grande sorriso.
Magari con qualche parola in italiano come nel video e non ci sorprende visto che gli italiani al Jazz avevano da tempo dato il loro contributo.
Purtroppo il video della trasmissione Quelli della Domenica è stato bloccato, quindi vi proproniamo quest’altro filmato di un Armstrong che canta in italiano.
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