Alla fine i Radiohead hanno dato una risposta molto chiara alla scia di polemiche che hanno vissuto negli ultimi mesi, con molti loro colleghi a chiedere pubblicamente il ritiro dei loro live da Israele, primo tra tutti Roger Waters, da sempre schierato contro le politiche militari del paese.
La risposta è stata il più lungo live set della band dell’ultimo decennio, con quasi 30 brani e una dichiarazione di Thom Yorke ben precisa al pubblico:
“Playing in a country isn’t the same as endorsing its government. Music, art and academia is about crossing borders not building them, about open minds not closed ones, about shared humanity, dialogue and freedom of expression.” (“Suonare in un Paese non vuol dire approvare il suo governo. La musica, l’Arte e il mondo accademico devono attraversare le frontiere, non costruirle, si tratta di avere menti aperte e non chiuse, di umanità condivisa, dialogo e libertà di espressione”).
Qui alcuni stralci dal loro concerto del 19 luglio scorso.
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