Lo abbiamo già detto molte volte, tra i masterpiece della band inglese Close to the Edge è da considerarsi il loro capolavoro per quanto riguarda l’epoca d’oro del Progressive Rock degli anni ’70. La title track è una suite, cioé una lunga composizione composta da vari brani (titolati), tipica del Progressive.
Un pezzo che al suo incipit può risultare ostico da digerire per chi non è avvezzo al genere ma che pian piano si dilata, si addolcisce, fino a raggiungere favolose vette melodiche (“I Get Up I Get Down“), per poi terminare in un vero e proprio trionfo musicale. Un brano difficilissimo da suonare, che solo musicisti di quel livello, con il loro stile unico e ben definito, riuscivano a ricreare perfettamente sul palco.
Oggi, questo è ancor più chiaro, poiché stiamo per ascoltare una versione del brano (in realtà una parte, sette dei suoi diciotto minuti originali) suonata al pianoforte da Rick Wakeman.
La particolarità di questo ascolto è che diventa facile percepire come influenze di rock e musica classica si miscelino e si arricchiscano vicendevolmente. In questo ascolto troverete una delle essenze del Progressive e se ancora non siete entrati nel mondo Yes, beh questa è una porta d’ingresso molto docile per le vostre orecchie.
Ma correte poi ad ascoltarvi l’album intero!
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