Ecco la seconda parte della guida su come (ma soprattutto quanto) guadagnare con la musica. Non hai letto i primi 5 consigli? Clicca qui!
Adesso ci concentreremo sul ritorno economico derivante dalle royalties, dallo studio di registrazione/session e lavoro autorale.
DIRITTI CONNESSI (musicisti)
Esistono molti modi per incassare il diritto d’autore: il più conosciuto è la SIAE e Soundreef, che, oltre a ripartire il diritto d’autore, tutelano le vostre opere. Il meno conosciuto è l’IMAIE, o meglio il NUOVO IMAIE, la collecting che gestisce i diritti connessi degli artisti e interpreti (dopo il 15 luglio 2009, per il periodo antecedente dovete far riferimento all’IMAIE in Liquidazione).
I diritti connessi sono destinati ai musicisti che hanno suonato in un disco/registrazione, ma soprattutto dalle utilizzazioni che sono state fatte di quella registrazione (per maggiori informazioni o per recuperare questi diritti visitate NoteLegali).
- PRO: è possibile avere un introito extra nel momento in cui riuscite a quantificare e dimostrare il lavoro svolto all’interno di una registrazione.
- CONTRO: è molto difficile riuscire a sbrogliare la matassa burocratica di questi compensi.
COPIA PRIVATA (produttori)
Secondo la legge sul diritto d’autore Art. 78 L. 633/1941, per produttore si intende chi “ha assunto l’iniziativa e la responsabilità della prima fissazione dei suoni provenienti da una interpretazione o esecuzione o di altri suoni o di rappresentazioni di suoni“, quindi il proprietario del master = tutti coloro che si sono autoprodotti un album/registrazione.
Il compenso che spetta a questa categoria deriva dalle riproduzioni effettuate in ambito privato e per uso esclusivamente personale.
- PRO: anche in questo caso potrebbero esserci delle sorprese nel caso abbiate maturato dei ‘dividendi’ insospettabili.
- CONTRO: in questo caso vi conviene affidarvi a un’agenzia, in particolare alla EvolutionCollecting che però trattiene il 5% delle somme da voi incassate.
SINCRONIZZAZIONE
La sincronizzazione avviene quando una vostra composizione è utilizzata in una pubblicità o in altri prodotti audio/video, come ad esempio film, cortometraggi, documentari, etc.
Il produttore interessato alla vostra musica dovrà contattarvi per ottenere la licenza, sarà poi la SIAE/Soundreef a ripartire il dovuto, di solito molto ‘interessante’.
- PRO: è possibile stabilire un rapporto con le agenzie o etichette che si occupano di sincronizzazione, spesso sono sempre alla ricerca di nuovi brani.
- CONTRO: è però molto difficile riuscire a entrare nel giro, soprattutto in Italia.
COVER: UTILIZZO MASTER + YOUTUBE + STREAMING
Su questo punto abbiamo pubblicato un intero articolo che potete trovare qui. Oltre alla ‘vendita’ del master per fini di sincronizzazione, potete utilizzare le cover su YouTube per farvi conoscere e ottenere un minimo ritorno di royalties; lo stesso vale per lo streaming.
- PRO: attività molto facile da realizzare, avete bisogno solo di applicare il vostro suono ai brani ‘famosi’.
- CONTRO: il ritorno che potete ottenere da YouTube e dallo streaming non è elevato, in più è molto difficile contrattare una sincronizzazione se siete artisti poco conosciuti.
TURNI IN STUDIO / LEZIONI / TUTORIAL / LAVORO AUTORALE PER CONTO TERZI
Una vecchia pubblicazione del Berklee College of Music datata 2012, mostrava una ricerca sui salari delle figure professionali all’interno del mondo musicale. Nella categoria Session Musician il guadagno annuale supera i 100.000 Dollari; in Italia è difficile arrivare a queste cifre solo con il lavoro in studio, ma è sicuramente una strada da percorrere. Stessa cosa per le lezioni, anche quelle online (ad esempio con ProntoPro).
La pubblicazione di Tutorial richiede programmazione e organizzazione, ma se riuscite a ottenere l’interesse della ‘community’ potreste avere un buon ritorno in revenue sharing (da YouTube). Per ultimo il lavoro autorale, ossia vendere oppure cedere una vostra composizione a terzi; in questo momento storico l’autore/compositore è una figura molto ricercata soprattutto dai fuori usciti dai talent.
- PRO: il consiglio è quello di differenziare il più possibile la vostra offerta, questo vi permetterà di crescere artisticamente ed esplorare nuovi territori creativi.
- CONTRO: se non siete ben organizzati, il rischio è quello di perdervi tra tutte le cose che volete fare; altro pericolo è quello di non avere l’empatia giusta per offrire servizi effettivamente richiesti.
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