Fra attrazioni tipo Disneyland, ristoranti e amusement vari, c’è un magnifico teatro nel quale si esibiscono regolarmente le più grandi star della musica country presente e passata, da Willie Nelson a Ricky Skaggs, da Shania Twain a Emmylou Harris.
Dollywood è, da subito, un grande successo: il parco piace a grandi e piccini. E moltiplica, anno dopo anno, il numero di visitatori e le sue attrazioni.
Nell’estate del 2000, nel corso di una vivace conferenza stampa nella quale si presenta con un succinto costume da bagno nero e oro, la Parton annuncia che Dollywood si allarga grazie a un parco acquatico da 20 milioni di dollari.
Oggi, Dollywood è visitato da tre milioni di turisti.
A chi le chiede come le sue forme prosperose e il suo look teso ad accentuarle abbiano, effettivamente, promosso la sua carriera la Parton risponde:“
“L’hanno aiutata ma l’hanno anche ostacolata facendomi spesso passare per quella che non sono. Lo posso capire: essere appariscenti può rappresentare un’arma a doppio taglio ma è più forte di me. Adoro il glamour: non fossi nata donna sarei stata certamente una drag queen. Il mio modo di apparire ha anche condizionato la mia musica. Il country e il bluegrass sono considerate musiche seriose, rigorosamente tradizionali e questo cozza con il mio look. Ma a me poco importa: alla mia età posso permettermi di fare tutto ciò che voglio“.
Dolly Parton è sempre una grande regina. A lei è davvero concesso tutto: persino cantare un brano dei Led Zeppelin in versione country.
Cover photo by Curtis Hilbun – CC BY 3.0
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