L’avvocato dell’artista replica che i fatti sono stati gonfiati a dismisura.
I mass media gongolano di fronte all’ennesima storia succulenta offerta della vedova Cobain. Il caso numero BA265963 della Corte d’Appello dello Stato della California approda sui giornali. I fatti risalgono al 25 aprile 2004.
Courtney Love aveva fatto irruzione nell’appartamento dell’ex fidanzato e manager Jim Barber. I due avevano litigato. A farne le spese era stata un’altra cantante di nome Kristin King che stava riposando sul divano del soggiorno di Barber.“
Courtney l’aveva aggredita scheggiandole un dente e graffiandole il seno. Le aveva rovesciato addosso del whisky e scagliato contro la bottiglia di Johnny Walker, colpendola sullo zigomo sinistro e sulla tempia. Non paga, aveva lanciato in direzione della King, fradicia di alcol, una candela accesa.
La vittima ha dichiarato di essersi sentita “svilita, scioccata e terrorizzata“.
È solo l’ultima una lunga serie di accuse rivolte alla Love, tutte legate all’uso di stupefacenti. La cantante delle Hole viene lasciata libera dopo il pagamento di una cauzione di 150 mila dollari. L’avvocato della King ha affermato di “capire che il comportamento della Love è causato dall’abuso di droga” ma che questo “non la autorizza ad aggredire altri esseri umani”. La rockstar è stata condannata a seguire un programma di disintossicazione e ha poi ottenuto la sospensione condizionale della pena di tre anni.
“Vi ringrazio per l’opportunità che mi date“, ha detto Courtney Love al giudice, “è una sentenza giusta“.
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