Il lavoro del padre (chimico al servizio del dipartimento della difesa) costringe la famiglia Zappa a muoversi in continuazione. Verso la fine degli anni 40, però, gli Zappa tornano nel Maryland: Francis si occupa dell’arsenale di armi chimiche dell’Aberdeen Proving Ground e, conoscendo la quantità di sostanze tossiche stivata nel bunker, è costretto a tenere in casa diverse maschere a gas.
Maschere che colpiscono l’immaginario del piccolo Frank il quale, però, è anche affetto da disturbi all’apparato respiratorio dovuti proprio alla malsana atmosfera della zona.
Finalmente, nei primi anni 50 si trasferiscono tutti in California, prima a Monterey, poi a San Diego. Proprio nella città più a sud dello stato, Frank dà sfogo alla sua innata passione per la musica: diventa batterista in una rock band della scuola. Intanto, in casa Zappa, entra il primo grammofono che consente a Frank di scoprire nuovi universi sonori: dal Rhythm & Blues alla musica classica contemporanea, quella di Edgard Varèse e Igor Stravinsky.
Non solo: mamma Rosa Maria lo incoraggia nella sua passione artistica.
Nel 1957 riceve in regalo la sua prima chitarra e due anni dopo lascia casa per trasferirsi a Los Angeles. Dopo un primo matrimonio non riuscito e una altrettanto fallita esperienza in Canada, Frank Zappa torna in California. Suona, scrive, produce, registra.
Nel 1965, proprio nel giorno della festa della mamma, battezza la sua nuova band The Mothers. Viene notato da Tom Wilson, produttore di Bob Dylan e Simon & Garfunkel. Wilson mette Zappa sotto contratto e lo convince a chiamare il gruppo The Mothers Of Inventions (Mother, in quei giorni, viene usato nello slang come abbreviativo del termine volgare “motherfucker”).
Nasce così, nel 1966 con Freak Out, la leggenda di Frank Zappa, per molti il più geniale e stravagante musicista della storia del rock. Anche se lui amava definirsi semplicemente “An American Composer“, un compositore americano.
Aggiungi Commento