Sceglie due composizioni del suo autore preferito, Edgard Varèse (musicista italo-francese naturalizzato americano) e una di Anton Webern.
Vestito di tutto punto, con un elegantissimo frac, l’eccentrico rocker di Baltimora incanta la platea della Opera House.
Non è la sua prima divagazione in area colta: Zappa, che non ha mai fatto mistero della sua propensione per i compositori di musica contemporanea, ha sviluppato collaborazioni con vari personaggi, da Pierre Boulez a Kent Nagano, e ha in mente una sua propria opera (The Yellow Shark) che riuscirà a rappresentare nel 1993 pochi mesi prima della sua prematura scomparsa.
Ma il suo gusto e la sua sensibilità per la musica colta emergono in molte tracce dei suoi album maggiormente considerati dalla critica e dai suoi fan.
Quali, per esempio, gli sperimentali Waka Jawaka e The Grand Wazoo, rispettivamente del 1972 e 73, anni in cui Zappa era costretto su una sedia a rotelle per via di una caduta provocata da un fan troppo entusiasta che lo aveva fatto cadere dal palco.
Proprio da The Grand Wazoo è tratta la luminosissima perla “Cletus Awreetus Awrightus”, che è anche il nome dello strampalato personaggio che appare sulla copertina di questo eccezionale concept album a cavallo tra jazz, classica e prog rock che sdogana il nome di Frank Zappa anche tra i cultori di musica colta.
Ma che potrebbe piacere anche ai piccoli: come fosse la colonna sonora di un cartoon della Disney!
Aggiungi Commento