Nel giro di poche ore, il serpente muore. Dopo qualche audizione, viene prontamente sostituito da un bellissimo esemplare della stessa razza che il cantante battezza “Angel”.
Vincent Damon Furnier (che cambia legalmente il suo nome nel 1972 in quello di Alice Cooper perché durante una seduta spiritica viene a sapere di essere la reincarnazione di una strega del 17° secolo con quello stesso nome) ha in realtà paura dei serpenti. “Sono gli esseri più repellenti che conosca“, dichiara.
“Una sera però“, racconta, “abbiamo saputo che qualcuno si era portato il suo boa nel backstage. Ho pensato: quasi quasi esco in scena con il serpente addosso…“. Da quel momento, lo show di Alice Cooper (vero precursore del rock teatrale) si arricchisce di un numero che diventa un classico. E all’artista di Detroit, scoperto e prodotto da Frank Zappa negli anni ’60, passa anche la fobia dei rettili.
“Una sera ero al Marriott Hotel di Knoxville, Tennessee e ho lasciato il boa nella doccia della mia camera. Poi, sono uscito a cena. Quando sono tornato, il serpente era scomparso: si era infilato nel tazza del bagno e da lì giù nelle tubature. Pur di recuperarlo, hanno chiamato persino dei muratori che hanno spaccato i pavimenti. Niente da fare.
Due settimane dopo, mentre mi trovavo in un’altra città, ho letto sul giornale che al Marriot di Knoxville, la country star Charley Pride ha trovato un boa constrictor nella sua camera da letto ed è svenuto. Era Angel, il mio boa“.
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