Nella sua casa di Corte Madera, in California, viene rinvenuto il corpo esanime di Ronald McKernan detto Pigpen, tastierista della rock band psichedelica The Grateful Dead. Causa della morte: emorragia gastrointestinale. Come Brian Jones, Janis Joplin, Jimi Hendrix e Jim Morrison, anche lui aveva 27 anni.
Sofferente da sempre per una congenita disfunzione epatica, Pigpen accentua i suoi problemi conducendo una vita turbolenta e dissennata spesso alimentata da dosi massicce di whisky e superalcolici vari. Soprannominato Pigpen perché, proprio come l’amico di Charlie Brown sempre avvolto nella polvere e nello sporco, non ha un aspetto lindo e raccomandabile; Ronald McKernan rappresenta l’anima black e soul del gruppo californiano.
Il suo approccio incostante e il vizio del bere lo rendono però inaffidabile: nell’ottobre 1968, insieme a Bob Weir viene licenziato dal gruppo (entrambi verranno poi reintegrati) perché non si presenta mai alle prove. Le pessime condizioni del suo fegato lo costringono ad abbandonare definitivamente la vita “on the road” dopo il tour europeo del 1972: la sua ultima apparizione sul palco con i Grateful Dead è del 17 giugno 1972, all’Hollywood Bowl di Los Angeles.
Dopo di lui, altri tre tastieristi della band terminano la loro corsa in circostanze tragiche, alimentando così la leggenda della maledizione del tastierista dei Dead: Keith Godchaux muore il 23 luglio 1980 in un incidente stradale; il suo sostituto Brent Mydland muore di overdose il 26 luglio 1990. Infine Vince Welnick, l’ultimo tastierista, si suicida il 2 giugno 2006: già sei mesi dopo la morte di Jerry Garcia, nel 1995, aveva tentato di farla finita.
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