Ci sono 110 addetti alla security davanti al palco, pronti ad arginare la ressa che si crea durante i momenti di “mosh pit”, la nuova moda di spingersi e urtarsi violentemente durante i brani più scatenati, ormai diventata norma durante i concerti di gruppi Rock come gli Smashing Pumpkins.
Già dopo pochi minuti dall’inizio dello show, il frontman del gruppo, Billy Corgan, capisce che qualcosa che non va. Dice alla folla di fare un passo indietro. Dopo mezz’ora di concerto, il cantante (sempre più preoccupato) fa un annuncio al microfono: “Se qua sotto non smettete di spintonarvi“, dice, “noi interrompiamo il concerto“.
Per Bernadette O’Brien, giovane studentessa di 17 anni, è già troppo tardi. La ragazza, che si trova proprio sotto al palco con un’amica e due cugini, è stata schiacciata dall’urto della folla. Sta malissimo, non respira più.
Informato dell’incidente, Corgan stacca immediatamente la spina. “Ci dispiace, siamo costretti a interrompere il nostro show. C’è sappena stato detto che una ragazza là sotto sta per morire. Come essere umani, non ce la sentiamo più di suonare quando c’è gente in pericolo di vita“.
Il giorno successivo a Bernadette, in coma irreversibile, vengono sospese le cure. La ragazza non ce la fa. Il referto medico afferma che “gravi lesioni interne” sono la causa della morte.
Il gruppo di Billy Corgan manda fiori al funerale di Bernadette e rilascia un comunicato ufficiale in cui esprime le condoglianze alla famiglia della ragazza e ai suoi amici. Il concerto della sera successiva a Belfast viene annullato per rispetto nei confronti della studentessa irlandese.
Una volta che la notizia arriva in America, diverse città rifiutano di ospitare il concerto degli Smashing Pumpkins. Per il resto delle date dell’Infinite Sadness Tour verranno posti in diverse arene seggiole in modo da evitare il tragico “mosh pit“. Non tutti i gruppi di alternative rock sono d’accordo su questa scelta. Molti, nonostante la tragedia di Bernadette, continuano a incoraggiare i propri fan a praticare liberamente il pericoloso sport.
Cover photo by dido – CC BY-SA 2.0
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