I chitarristi affermati come Mark Tremonti rifiutano una jam per paura di sfigurare? Può succedere se sul palco ci si dovrebbe misurare con Joe Bonamassa…
Non si è affatto nascosto il leader degli Alter Bridge durante una recente intervista a Music Radar, nella quale ha elencato dieci chitarristi che lo fanno impazzire; tra questi c’è anche l’ex bambino prodigio statunitense, con il quale Tremonti condivide più di un aneddoto.
L’episodio a cui facciamo riferimento nel titolo è presto raccontato: tempo addietro Bonamassa ha contattato Mark Tremonti in previsione di un concerto che avrebbe dovuto tenere nella sua città, invitandolo a salire sul palco con lui e la sua band per una jam.
Assistere allo show è stata una proposta che ha subito subito d’accordo il chitarrista degli AB, il quale però ha rifiutato l’offerta di suonare. Il motivo? “Non voglio essere umiliato nella mia città dal più grande chitarrista blues al mondo!“, la sincera risposta di Tremonti.
A nulla è valsa la proposta del buon Joe di suonare qualcosa di abbordabile, come un blues lento: l’ultima cosa che Mark Tremonti vorrebbe è “incrociare le armi” con uno dei migliori in assoluto.
Il rapporto tra i due chitarristi non si riduce però soltanto a questo episodio. Nella stessa intervista Tremonti racconta infatti di come scoprì Joe Bonamassa in maniera casuale parecchi anni fa, acquistando un suo DVD praticamente a occhi chiusi per poi venire a sapere che aveva suonato con B.B. King da giovanissimo e che si trattava di un chitarrista a dir poco eccezionale.
Mark ha anche ammesso che durante la composizione di “Blackbird“, secondo album degli Alter Bridge pubblicato nel 2007, stava ascoltando uno dei primi dischi di Bonamassa in cerca di ispirazione: cosa che ha puntualmente trovato e realizzato in quello che è uno dei suoi assoli più celebri, estratto dalla title track del disco (che possiamo ascoltare nel video qui sopra) e all’interno del quale è presente un lick preso in prestito dal lavoro del bluesman.
Ma è una frase su tutte all’interno dell’intervista a suggellare definitivamente la stima di Mark Tremonti nei confronti di Bonamassa: “la sua plettrata alternata è qualcos’altro“.
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