Il mondo della moda la porta sull’isola spagnola di Ibiza. Bionda, occhi azzurri chiarissimi, magra e slanciata, lineamenti perfetti e sguardo penetrante, Christa è una ragazza fascinosissima che incanta tutti gli uomini che la incontrano. Persino quelli dichiaratamente omosessuali come il fotografo Herbert Tobias che, proprio a Ibiza, le dà il soprannome con il quale la Paffgen diventa famosa: in onore del suo ex-boyfriend, (il filmaker greco Nico Papatakis) Herbert la ribattezza “Nico“.
Trasferitasi a Parigi, Nico lavora per una maison di grido come Coco Chanel e per alcune tra le più importanti riviste di moda come Elle o Vogue. Capace di comunicare con naturalezza in 5 lingue diverse Nico si cimenta con cinema e televisione. Alberto Lattuada, nel 1958, la vuole per il suo film “La Tempesta” mentre Federico Fellini la nota nel backstage de “La Dolce Vita” e le affida un piccolo ruolo. Così, Nico decide di andare a New York per frequentare il celebre Actor’s Studio di Lee Strasberg.
Costantemente in movimento tra Parigi e la Grande Mela, Christa nel 1962 dà alla luce il piccolo Ari.
Il padre è il famoso attore francese Alain Delon che però non riconosce mai ufficialmente il figlio nonostante proprio i genitori di Delon aiutino Nico a crescere il bambino. Nel 1965 incontra Brian Jones, chitarrista dei Rolling Stones, con cui ha un flirt. Registra così il suo primo singolo “I’m Not Saying”.
Attraverso un comune amico, l’attore Ben Carruthers, nello stesso anno conosce Bob Dylan che, stregato dal suo fascino, le dedica “I’ll Keep It With Mine”. Dylan la presenta ad Andy Warhol che immediatamente la fa lavorare nel suo film sperimentale Chelsea Girl.
In breve tempo, Nico diventa la musa di Warhol che decide di affiancarla alla rock band che aveva intenzione di produrre: i Velvet Underground di Lou Reed. Con loro, Nico incide il leggendario album d’esordio, quello sulla cui copertina campeggia la famosa banana dipinta proprio da Andy Warhol.
La lista delle rockstar che hanno perso la testa per Nico è infinita: a quelli già citati vanno aggiunti i nomi di John Cale, Jim Morrison, Jackson Browne, Tim Buckley, Iggy Pop e chissà quanti altri ancora.
Ecco perché, su quell’album leggendario, interpreta una canzone che sembra proprio scritta apposta per lei: “Femme Fatale”, donna fatale.
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