La band dei fratelli Liam e Noel Gallagher, nata a Manchester nel 1991, è ai vertici della popolarità. Neanche un anno e mezzo prima è stato pubblicato (What’s The Story?) Morning Glory, il loro secondo album che si rivela un successo stratosferico. Il disco, a tutt’oggi, ha venduto oltre 20 milioni di copie.
Il brit-pop del gruppo di Manchester, che paga tributo all’ispirazione e allo stile dei Beatles, piace ai ragazzi di fine millennio. Che, però, sono anche i primi grandi fruitori di Internet. La causa degli Oasis contro un sito Internet anticipa di 3 anni le lotte dei Metallica contro Napster, il sito di condivisione di file musicali che consente di scaricare gratuitamente la musica.
Nonostante le laute parcelle ad avvocati e studi legali, i fratelli Gallagher prima e tutte le multinazionali del disco poi dovranno arrendersi al potere del web e alla sua difficoltà di essere controllato. Sarà l’inizio della fine della potente e monopolizzante industria discografica e la nascita di una nuova stagione in cui prolifereranno le etichette indipendenti.
Ma sarà anche l’inizio della fine della parabola artistica degli Oasis sempre più coinvolti in litigi tra i due fratelli, scandali, polemiche e pettegolezzi. E sempre più lontani dalle bellissime canzoni di (What’s The Story?) Morning Glory tra cui la celebre “Wonderwall”, dedicata pare da Noel Gallagher alla sua fidanzata (e poi moglie) dell’epoca Meg Matthews che viene paragonata a un muro del college nel quale sono affissi tutti i grandi idoli dello sport. Il pezzo è basato, strumentalmente, sul tema di “Wonderwall Music”, colonna sonora del film “Wonderwall” di George Harrison.
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