Il 21 maggio è segnato sul calendario di milioni di persone con un segno speciale: è il giorno attesissimo del ritorno della serie televisiva che ha fatto scalpore negli anni novanta. David Lynch ha mantenuto fede alla promessa di Laura Palmer all’agente Dale Cooper, quella di tornare a farsi viva dopo 25 anni e il pubblico di mezzo mondo freme per scoprire cosa sta per accadere.
Nella nuova edizione sono presenti gli attori chiave della serie originale, da Kyle MacLachlan alias Dale Cooper a Sheril Lee/Laura Palmer, ma la produzione si è sbizzarrita anche ad arricchire il cast con nomi risonanti come Jim Belushi, Tim Roth, Harry Dean Stanton, Naomi Watts, Monica Bellucci.
L’articolone curato da Beatrice Mele ed Elena Raugei analizza il fenomeno in tutti i suoi lati in attesa di vedere le nuove puntate su Sky Atlantic.
In questa anteprima ne pubblichiamo un piccolo estratto incentrato sulle musiche che hanno contribuito non poco a creare il mito di Twin Peaks, dal commento di Eugenio Durante sul compositore Angelo Badalamenti alla discografia relativa alle colonne sonore della serie firmata da Elena Raugei.
ANGELO BADALAMENTI
“David si sedette vicino
a me e io gli chiesi: ‘Cosa vedi, David?’. E lui mi disse: ‘Angelo, siamo in un bosco buio. Un vento leggero soffia tra i platani. La luna brilla
nel cielo e si sentono versi
di animali in sottofondo, si sente un gufo… Portami in questa bellissima oscurità’.
E io iniziai a suonare…”
Basta questo frammento tratto
da un video contenuto
nella gold box edition di Twin Peaks per descrivere
la potenza visionaria di Angelo Badalamenti, uno
dei compositori più cupi di tutti i tempi, capace di trasportare in scenari unici
e inconfondibili.
Nato a New York nel 1937 da famiglia di origini siciliane, Angelo inizia a studiare pianoforte da piccolo, guadagnandosi a suon di borse di studio un master in composizione, corno francese e pianoforte nel 1960. Ma è solo ventisei anni dopo che, incontrato David Lynch, lavora a Velluto blu: nasce uno dei sodalizi più fertili di Hollywood, che gli varrà un Grammy per la Best Pop Instrumental Performance proprio con Twin Peaks.
Ma Badalamenti non è solo Lynch: il compositore firma le colonne sonore di film come The Beach e Secretary, per citarne solo alcune. E non si ferma al piccolo e grande schermo. Sua è infatti la musica di “It Couldn’t Happen Here” in Actually dei Pet Shop Boys, con cui collabora anche agli arrangiamenti per violino di Behaviour.
Il duo inglese non è l’unica collaborazione felice nel mondo della musica: A Secret Life di Marianne Faithfull lo vede per esempio persino nelle vesti di produttore.
Quella di Badalamenti è, insomma, una carriera poliedrica, imperniata su una straordinaria capacità di tradurre in musica le immagini, ma anche
di anticiparle, creando atmosfere angoscianti, climax strazianti, temi che, come quello di Twin Peaks, contribuiscono a creare immaginari destinati a diventare pietre miliari della cultura pop occidentale.
I DISCHI
Tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017 l’etichetta Death Waltz ha stampato le edizioni in vinile delle colonne sonore di Twin Peaks (nove strumentali e tre canzoni per la
voce di Julee Cruise)
e Fire Walk With Me
(una dozzina di brani, inclusi “Sycamore Trees” interpretato dal cantante della Loggia Nera Jimmy Scott, un altro pezzo
per l’ugola della Cruise
e un paio di episodi con lo spoken dello stesso Badalamenti), da tempo già disponibili in CD.
Gli artwork, eleganti e minimali, sono a cura di Sam Smith. Per la prima delle due uscite, le note interne sono vergate dal medesimo Badalamenti: “Sono contento che dopo 25 anni la Death Waltz Recording Company abbia ripubblicato la soundtrack originale di Twin Peaks per la goduria di un nuovo pubblico. Questo è il lavoro che
mi definisce come compositore“.
Sul numero 753 di aprile de Il Mucchio in edicola l’ampia cover story dedicata a Twin Peaks in occasione del battesimo della nuova serie.
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