In mezzo alle tante, forse troppe, polemiche politiche di questi giorni, c’è un gruppo di giovani che si è dato da fare per salvare i manoscritti del Conservatorio di Venezia.
50 ragazzi che rispondono con i fatti alla catastrofe naturale che in questi giorni sta colpendo Venezia. Ragazzi che non hanno tempo per polemizzare sui social, che si sono rimboccati le maniche e stanno salvando tanti manoscritti, spartiti e documenti che erano custoditi all’interno del Conservatorio di Venezia, anch’esso purtroppo danneggiato dalle acque.
L’immagine dello spartito di un concerto di Beethoven e della ragazza che tenta di asciugarlo armata di fon è un simbolo di come in questa Italia che porta sotto i riflettori spesso l’inutilità, ci sia ancora chi ha dei valori e dimostra con i fatti, non con le parole, di salvaguardarli.
Sono questi gli allievi del Conservatorio. A loro va il nostro applauso e il nostro abbraccio, durante una situazione non facile in cui peraltro alcuni di loro potrebbero essere stati colpiti anche nelle proprie case, ma comunque sia non dimenticano di salvare un patrimonio che non è solo culturale, è un’importante testimonianza alla base della loro passione, della loro vita e del futuro dei musicisti di domani.
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